Si torna a parlare della discarica ad Allumiere o almeno torna a farlo Gianni Alemanno. L’ex sindaco, ora esponente dell’opposizione nel consiglio comunale di Roma, ha rilanciato nella seduta odierna l’ipotesi di conferire i rifiuti nella zona di Santa Lucia. Parole che hanno provocato la reazione indignata del sindaco Pietro Tidei e del capogruppo regionale di Sel Gino De Paolis.
“Su questo territorio non un sacchetto di immondizie di Roma – dichiara Tidei – mi sembra logico. Il tributo ambientale pagato alla servitù energetica è già abbastanza”. Da Palazzo del Pincio fanno poi sapere che il sindaco ha scritto una lettera al sindaco di Roma Marino, affinché venga subito chiarita la posizione della giunta capitolina sulla vicenda, e ha poi parlato al telefono con il presidente della Regione Lazio Zingaretti, che ha assicurato a Tidei che si opporrà strenuamente alla proposta di Alemanno.
Secondo De Paolis, invece, l’ex sindaco farebbe bene a rassegnarsi, perché i tempi sono cambiati. “Nel suo intervento in aula – dichiara il capogruppo regionale di Sel – Alemanno, secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa, torna a ribadire un suo vecchio pallino, dicendo, in Consiglio Comunale a Roma, che per lui l’alternativa a Malagrotta c’è e sarebbe Allumiere o Pizzo del prete. Quando denunciavamo questa ipotesi ci accusavano di farneticare, fino a quando non è uscito il protocollo di intesa tra La Russa e Alemanno, che indicava proprio l’area tra Civitavecchia e Allumiere come futura discarica di Roma, e quando, a supporto di tale progetto, la allora presidente Polverini costituiva un unico Ato per tutta la Regione. Vorrei allora ribadire, in primis per il territorio chiamato in causa, ma in generale per tutti gli altri territori del Lazio, che non è accettabile pensare che le migliaia di tonnellate di rifiuti prodotti da Roma siano trasportate nei territori di altri comuni o di altre province. È indispensabile che ogni territorio si faccia carico dei propri rifiuti e si responsabilizzi per la raccolta differenziata e per lo smaltimento. Su questo punto anche il consiglio regionale, nell’ultima seduta del 30 luglio, si è espresso con una Mozione inequivocabile, secondo cui la nuova discarica di Roma dovrà essere dentro i confini del proprio comune. Alemanno si rassegni”.