“L’ordinanza della Raggi è totalmente sbagliata nella forma e nel contenuto”. Lo sostiene il Partito Democratico, secondo il quale l’atto è palesemente irregolare, poiché l’ordinanza è priva del placet degli uffici tecnici della Città Metropolitana e, soprattutto, del parere della Asl di Civitavecchia, alla quale non è nemmeno stata inoltrata la richiesta.
“Dal punto di vista politico ancora una volta si tenta di scaricare sulle spalle dei civitavecchiesi l’incapacità di chi governa Roma – affermano i dem – oggi è Virginia Raggi in persona a tentare di sferrare il colpo, provando ad utilizzare Civitavecchia come discarica della capitale. Troviamo assurdo come non si riesca ancora a comprendere che la nostra comunità non è come le altre, da decenni vittima di molteplici servitù ambientali ed energetiche che ne hanno ormai compromesso il quadro sanitario. Nonostante ciò la città ha già generosamente fatto la sua parte proprio in questi ultimi mesi, mettendo a disposizone l’invaso per liberare Roma dalla montagna di rifiuti da cui era invasa sempre per la negligenza della Sindaca. Riteniamo non si possa andare oltre. È per questo che ci siamo recati presso la Regione, in particolare all’assessorato ai rifiuti,per chiedere di intervenire ed utilizzare i poteri sostitutivi al fine di scongiurare quello che ritentiamo un vero e proprio attentato alla salute dei nostri concittadini. In quella sede abbiamo avuto rassicurazioni in merito ad un atto, che sarà ratificato entro pochi giorni e che sarà in antitesi all’ordinanza della Raggi, che prevede una soluzione definitiva ai rifiuti di Roma e che riguarderà soltanto la capitale, mettendo definitivamente al sicuro la nostra città. Ringraziamo nel frattempo il gruppo del PD presso la Città Metropolitana, che ha presentato formalmente una mozione che impegna la Sindaca a ritirare l’ordinanza. Purtroppo il voto è saltato per un vergognoso comportamento del gruppo consigliare metropolitano del Movimento 5 Stelle, il quale al momento del voto ha fatto mancare il numero legale uscendo dall’aula. Confidiamo che la mozione venga nuovamente presentata e dunque votata, affinché agli atti formali della Regione si aggiunga anche quello politico del Partito Democratico”.