Una delegazione istituzionale del territorio che, dai sindaci ai consiglieri provinciali e regionali per finire ai parlamentari di riferimento, di ogni appartenenza politica, chieda audizione al Presidente Polverini per avere finalmente un suo pronunciamento chiaro, definitivo e inequivocabile circa l’impossibilità di realizzare alcun inceneritore e alcuna discarica nel territorio dell’Alto Lazio e dell’Etruria. La proposta, rivolta attraverso una lettera aperta a tutti i sindaci del territorio, è dell’onorevole Pietro Tidei, per il quale l’attuale situazione di ambiguità e incertezza su progetti drasticamente inquinanti, come l’inceneritore a Torre Nord e la discarica ad Allumiere, debbono trovare immediatamente fine. Lettera aperta ai Sindaci del territorio
Egregio Sindaco,
la possibile realizzazione di un termovalorizzatore nel quarto gruppo della centrale Enel di Torre Valdaliga Nord continua a restare più di una semplice ipotesi. Nonostante dichiarazioni di intenti e smentite più o meno convincenti da parte di più o meno autorevoli rappresentanti istituzionali, ad oggi non risulta ancora un atto formale e ufficiale che escluda in maniera categorica un impianto di combustione dei rifiuti a Tvn.
Emergono semmai particolari e coincidenze sempre più inquietanti ad avvalorare questo progetto, come la perdurante mancata realizzazione del bosco di 40 ettari che l’Enel si era impegnata a realizzare a ridosso dell’area di Tvn quale opera di compensazione ambientale per la riconversione a carbone della centrale, così come la vicinanza all’impianto elettrico della linea ferroviaria tirrenica che rappresenterebbe un vettore di trasporto ottimale per i rifiuti da bruciare.
Superfluo e ormai anche ripetitivo ricordare quali pesanti danni ambientali abbia prodotto in tanti anni la servitù energetica nel nostro territorio, quale il prezzo che le popolazioni stanno pagando in termini di salute, quale la svalutazione del nostro patrimonio culturale, storico e archeologico di cui, da Cerveteri a Montalto di Castro, l’Alto Lazio è così straordinariamente ricco, quale la compromissione di quel grande potenziale turistico che tuttavia, nei nostri territori, non riesce ancora a decollare.
E’ evidente che in un momento di grave crisi come quello che attualmente stiamo vivendo, anche l’incertezza sul futuro ambientale del territorio può scoraggiare possibili investimenti nel settore turistico, culturale e terziario, producendo un ulteriore danno al tessuto economico dei nostri Comuni.
Nel merito il Piano regionale dei rifiuti di recente approvazione non esclude con termini perentori la possibilità di realizzare un inceneritore nell’impianto di Tvn, laddove non indica soluzioni, rimandando a successive decisioni, per lo smaltimento dei rifiuti della Capitale dopo la chiusura della discarica di Malagrotta. Resta quindi ancora plausibile, carte alla mano, l’individuazione dell’area dello Spizzicatore, sui Monti della Tolfa, quale sito della nuova discarica capitolina.
Ritengo allora che tale situazione di ambiguità e incertezza su progetti drasticamente inquinamenti per l’Alto Lazio, come l’inceneritore a Tvn e la discarica ad Allumiere, debbano trovare immediatamente fine, attraverso un pronunciamento ufficiale della Regione Lazio che non può continuare ad ignorare le richieste di chiarezza delle nostre popolazioni. Abbiamo bisogno dal Governatore Polverini di un atto formale.
La mia proposta, pertanto, è quella di una delegazione istituzionale del territorio che, dai Sindaci ai Consiglieri provinciali, dai Consiglieri regionali ai Deputati di riferimento, di ogni appartenenza politica, chieda audizione al Presidente per avere finalmente un suo pronunciamento chiaro, definitivo e inequivocabile circa l’impossibilità di realizzare alcun inceneritore e alcuna discarica nel territorio dell’Alto Lazio e dell’Etruria.
Ulteriori tentennamenti rischiano di generare sempre più preoccupazione tra le popolazioni e di indebolire maggiormente le istituzioni locali, oltre che le possibilità di sviluppo del nostro territorio. E questo è un rischio che oggi non possiamo assolutamente correre.
On. Pietro Tidei