“La denuncia della malagestione dei rifiuti è sacrosanta, così come sono incontrovertibili i fatti segnalati dagli esponenti dell’opposizione Alessandro Manuedda, Roberto Bonomi e Vittorio Petrelli”. Lo afferma in una nota stampa il comitato “Piazza Pulita” che si batte per l’avvio della raccolta differenziata porta a porta, dopo la polemica sorta nei giorni scorsi tra i tre rappresentanti della minoranza e il primo cittadino.
“È inutile che Moscherini neghi e insulti – afferma ancora il comitato Piazza Pulita – visto che i civitavecchiesi si sono visti aumentare la bolletta del 30% e rischiano di pagare ulteriori costi per l’eventuale conferimento dei rifiuti altrove, a causa del rapido esaurimento della discarica comunale. Il tutto perché la raccolta differenziata non è stata avviata e perché si continua a perdere ancora tempo dietro la bufala Arrow Bio”. Il comitato si dice “per niente rassicurato dal fatto che il primo cittadino ha detto che è stato concesso dalla regione un ulteriore ampliamento di Fosso del Crepacuore per il 10%”, anche perché, in ogni caso, mancando una sola settimana alla data del 15 maggio che sarebbe stata indicata proprio da Etruria Servizi per l’esaurimento della vasca attualmente in esercizio, servirà comunque del tempo per mettere in opera il nuovo invaso. Il comitato ricorda poi la situazione paradossale, confermata ancora una volta nel corso di un incontro con l’assessore provinciale all’Ambiente Michele Civita: è stata ribadita la disponibilità della Provincia di Roma al finanziamento della raccolta spinta, “con 26/ 29 euro ad abitante per il sovracosto nella fase di avvio, mentre la Regione ha messo a disposizione ulteriori compensi per acquistare mezzi e impianti”. Finanziamenti che il comune di Civitavecchia non si è mai andato a prendere. Piazza Pulita ricorda che di recente sono stati finanziati il comune di Fiumicino per un milione e 200 mila euro e il comune di Anzio per un milione e 500 mila euro, oltre alla copertura dei costi per le isole ecologiche. Ed è questo, del resto, un altro tasto dolente, visto che l’ecocentro in zona industriale è chiuso da un anno e mezzo in attesa dei lavori che lo rendano di nuovo utilizzabile. Il comitato parla infine di “gestione irresponsabile e dannosa per gli interessi della collettività, ricordando che al 2012 è fissata al 50% la percentuale di raccolta differenziata, mentre vale la pena ricordare che in città tanti genitori come tante maestre quotidianamente svolgono un lavoro importante di educazione dei bambini, sui temi del riciclo e recupero, un lavoro vanificato da una gestione preistorica dei rifiuti.