La Rome Cruise Terminal plaude alla ripartenza del settore crocieristico decisa dal Governo Italiano. John Portelli, direttore generale del Roma Cruise Terminal, ricorda che Civitavecchia è il primo porto crocieristico in Italia e il secondo del Mediterraneo, e si dichiara convinto che tornerà sin da subito a beneficiare della ripartenza. “Per il 2020 – aggiunge – erano previste inizialmente 840 toccate nave, che avrebbero generato una movimentazione di 2,8 milioni di crocieristi. Adesso stiamo rivedendo le previsioni, ma per fare nuove stime è necessario attendere le programmazioni aggiornate delle compagnie in seguito al via libera del governo”.
Secondo uno studio condotto in questi mesi dalla società che gestisce il terminal delle crociere, l’effetto economico complessivo generato delle attività crocieristiche a Civitavecchia è pari a 105 milioni di euro l’anno, mentre l’occupazione riconducibile al settore è di quasi 1.900 persone, composta da 700 addetti diretti e da 1.200 occupati indiretti. L’impatto diretto, secondo lo studio commissionato da Rct, corrisponde annualmente ad un prodotto lordo di circa 56,5 milioni e a 673 unità di lavoro a tempo pieno in ambito portuale, che percepiscono complessivamente stipendi per 16,7 milioni di euro. Il fatturato per le strutture ricettive è stato stimato a 16,4 milioni, mentre l’impatto sul settore dei trasporti e dei parcheggi è stato stimato a 5,7 milioni. In media, ogni scalo di una nave da crociera genera a Civitavecchia 2,25 posti di lavoro.
Lo studio del Roma Cruise Terminal ha inoltre evidenziato che, durante gli scali delle navi, 320.000 visitatori si riversano in media ogni anno a Civitavecchia per una spesa diretta pari a 14 milioni di euro. Tra i settori che hanno maggiormente beneficato della crescita del crocierismo in questi ultimi anni vi sono quello alberghiero (hotel e B&B), i trasporti (taxi, NCC, bus, ecc.) e i parcheggi (specialmente “park and cruise”). Uno studio dell’Istituto Bacelli ha evidenziato che le 95 strutture di Bed & Breakfast dipendono principalmente dal settore crocieristico, mentre per gli alberghi i crocieristi rappresentano il 90% degli ospiti.
“L’arrivo del Covid-19 e il conseguente stop alle crociere – conclude Portelli – hanno portato, purtroppo, ad una drammatica presa di coscienza dell’importanza del turismo crocieristico perché il circuito virtuoso da esso innescato si è improvvisamente interrotto, con le conseguenze drammatiche che tutti possiamo constatare. Il blocco delle crociere ha reso concretamente tangibile il grave contraccolpo economico e occupazionale, e ora tutti guardano alla ripartenza come ad un fatto positivo e beneaugurante. Va quindi supportata in modo compatto la ripresa dell’attività crocieristica a Civitavecchia, che porterà nuovi benefici non solo al porto, ma a tutta la comunità locale, ai lavoratori e all’intero Lazio”.