Una serie di criticità sui lavori che sono stati effettuati e che sono in corso di effettuazione e alcuni consigli su possibili problematiche in vista degli interventi per la riqualificazione delle restanti zone della stazione. Il Comitato Pendolari Civitavecchia Santa Marinella ha redatto un vero e proprio report sullo stato dei lavori di riqualificazione della stazione di Civitavecchia da parte di Rfi.
La prima situazione critica riguarda la configurazione della pensilina presente sul binario 1 e 1 tronco, che non è continua. Ci sono quindi zone scoperte, che vanificano, di fatto l’utilità della copertura stessa. Il Comitato pendolari ha anche contattato Rfi, che però ha risposto che la pensilina in questa zona non è stata né realizzata, né predisposta perché, a suo dire “non è prevista la sosta dei treni”, anche se, secondo il Comitato, all’atto pratico succede il contrario. Il secondo elemento dolente di questa fase di lavori riguarda gli ascensori di stazione, per i quali i lavori sono partiti nei primi mesi del 2017, ma che non sono mai entrati in funzione. “La motivazione alla base di questo ritardo, secondo le risposte da RFI – affermano dal Comitato Pendolari – è un errore nel dimensionamento dell’impianto elettrico, che sarebbe insufficiente per alimentare sia le utenze già presenti in stazione, sia i nuovi ascensori. Per far fronte a questo problema, è stata da poco realizzata una cabina dedicata, tuttavia, la nuova presunta data di messa in funzione degli ascensori al pubblico è slittata ulteriormente al mese di agosto 2019 con più di due anni di attesa”. Secondo il Comitato ci sono problemi anche per quanto riguarda il completamento dell’innalzamento del marciapiede del binario 1 nella parte antistante il fabbricato viaggiatori, con degli scalini che sono un rischio di inciampo per le persone. E poi ci sono consigli per i lavori futuri: l’innalzamento dei marciapiedi dei binari 2 e 3, le pensiline a servizio dei binari dal 2 al 5 e la riqualificazione del fabbricato viaggiatori e del sottopassaggio centrale. “Il modo in cui i lavori in corso sono stati gestiti è stato a dir poco surreale – affermano dal Comitato Pendolari – perché sono stati messi in atto interventi talora discutibili, senza alcun reale confronto né comunicazione con le rappresentanze degli utenti né sul progetto globale né sullo svolgersi degli interventi e senza alcun cronoprogramma disponibile al pubblico. E poi abbiamo una politica locale che ha mostrato forte disinteresse verso questa intera faccenda”.