Civitavecchia c’è di nuovo all’attacco sulla cosiddetta “rottamazione” dei tributi e tasse locali, che a quanto pare nella nostra città non è partita col piede giusto e, anziché una possibile risorsa per il Comune, rischia di tramutarsi in un flop clamoroso. L’associazione sottolinea come già in partenza l’operazione fosse poca cosa rispetto a quella nazionale di Equitalia dove si potevano rottamare tutti i debiti iscritti a ruolo dal 2000 a dicembre 2016. Ciò, perché a livello locale la rottamazione è possibile solo su debiti sui quali pendeva l’ingiunzione.
A questo si è aggiunta una comunicazione assurda, con gli avvisi arrivati ai contribuenti in data posteriore alla scadenza, prima fissata per il 2 maggio e poi spostata al 15 dello stesso mese. “Per quanto riguarda le richieste di notizie – aggiunge Civitavecchia c’è – mentre era chiaro l’impegno e le capacità dei dipendenti comunali nel dare risposte circa il debito, altrettanto era chiaro come non fossero stati debitamente informati e coinvolti”. Altre difficoltà, per l’associazione sono poi emerse negli uffici di Poste Tributi, aperti al pubblico solo su appuntamento, ma poco efficaci in una precisa informazione con l’aggravio di dover parlare con un contact center di Torino per definire telefonicamente le modalità. Per tutti questi motivi, Civitavecchia c’è sollecita nuovamente l’assessore alle finanze Tuoro di mettere in atto tutte le procedure per dare la massima trasparenza sull’intero settore di riscossione e di cambiare scadenza e modalità affinchè l’operazione diventi davvero una definizione agevolata.