Nuovo capitolo nella intricata vicenda Royal Bus. In una nota inviata all’Autorità portuale il presidente della società civitavecchiese Massimiliano Passalaqua ha chiesto la revoca della concessione a Port Mobility. Secondo Royal Bus infatti sarebbero decaduti i presupposti di legge che avevano motivato l’affidamento diretto senza passare per la gara.
“Sfruttando infatti una particolare previsione di legge a favore delle imprese già operanti nel porto, e con la condizione di una partecipazione minoritaria della stessa Autority, il servizio fu affidato nel 2005 a Port Mobility – afferma Passalacqua – senza passare attraverso le procedure di una normale gara”. L’istanza presentata dai legali della Royal Bus sottolinea come il venir meno dei presupposti che avevano consentito l’affidamento diretto costituisca causa di decadenza, revoca o risoluzione della convenzione in base alla quale Port Mobility oggi ancora opera nello scalo. “Della compagine societaria originaria – prosegue la nota – non è rimasta traccia: liquidate una dopo l’altra Autostrade per l’Italia spa all’inizio titolare del 70%, Saba Italia spa con il suo 10%, e liquidata la stessa Authority al 19% . La Royal Bus restava come unico operatore portuale, con un modestissimo 1%, ma come noto è stata messa alla porta. Proprio Port Mobility prima l’ha messa in difficoltà finanziaria con ritardi nei pagamenti, poi le ha mosso concorrenza diretta invitando a portare curriculum e fare colloqui ai propri autisti, infine, all’inizio di quest’ anno, l’ha estromessa. Ad oggi Royal Bus deve ricevere le spettanze di novembre e dicembre, ovvero le due mensilità ancora attese dagli autisti. “Il famoso “pignoramento” invocato da Port Mobility come causa dell’improvvisa revoca è stato invece già sanato: si trattava – afferma Passalacqua di un disguido nella rottamazione di una cartella”. Ma intanto prosegue la protesta dei lavoratori da tre mesi senza stipendi. Dopo aver incontrato questa mattina l’amministratore della Port Mobility che li ha rassicurati sul prossimi impiego per il navettamento nel porto, insieme ai sindacati hanno indetto lo sciopero ad oltranza. Da domani saranno in presidio sotto gli uffici della Royal Bus ed entro venerdì ci sarà l’ingiunzione di pagamento per le spettanze arretrate.