I delegati Rsa di Cgil, Cisl e Uil Trasporti Dario Mondelli, Roberta Amatucci, Armando Pistola, Maurizio Esposito, Tiziana La Rocca, Patrizia Gatti e Gabriella Traini degli ospedali di Civitavecchia e Bracciano replicano alle esternazioni dei delegati Ugl di qualche giorno fa.
“Sappiamo – affermano i delegati di Cgil, Cisl e Uil Trasporti – che i “tagli sul personale” si riferiscono ad una legge iniqua e ingiusta la spending rewiev che purtroppo è un dato di fatto con cui fare i conti, ma che comunque come organizzazioni sindacali unitariamente stiamo cercando di fermare con tutti i mezzi a nostra disposizione; abbiamo avuto con le segreterie un incontro con il direttore generale della Asl dottor Quintavalle con cui abbiamo discusso e provato ad ipotizzare soluzioni a tutela di tutti, ma difficili da realizzare. Come già riferito alla Asl non firmeremo alcun accordo prima del primo dicembre giorno in cui effettueremo lo sciopero unitario Cgil, Cisl e Uil Trasporti sotto la Regione Lazio di tutti i lavoratori al livello regionale per protestare contro questi tagli portati da una legge che oltre a togliere salario ai lavoratori toglie qualità al servizio sanitario nazionale a discapito di tutti i degenti e gli ammalati. Ma una cosa è certa, nessuno è d’accordo sulla riduzione oraria per lavoratori che porterebbe ad una riduzione di salario, tantomeno su trasferimenti di colleghi fuori dal comprensorio regionale, trasferimenti peraltro già impugnati poichè perpetrati comunque senza alcun criterio di legge, ma qualora un sacrificio dovrà essere fatto di qualunque natura esso sia, dovrà essere equamente distribuito su tutti i lavoratori nessuno escluso facenti parte del servizio di ausiliariato a prescindere dal parametro di assunzione. Rispetto la proposta della Ugl di aumentare i parametri alle fasce di lavoratori con meno ore sarebbe bello, come sarebbe bello che tutti i lavoratori avessero delle ore in più sul parametro poichè tutti siamo partime, ma in un contesto come quello attuale dove si vuol tagliare su di un servizio non crediamo che quella proposta sia una chimera ma una vera utopia”.