Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Civitavecchia Francesco Filocamo ha disposto l’archiviazione del procedimento penale nei confronti di 16 operatori sanitari per i presunti maltrattamenti all’Rsa Santa Marinella, mentre per tre posizioni si sta procedendo separatamente. La vicenda risale a giugno del 2021 quando diverse persone, tutti infermieri e operatori socio sanitari presso la struttura, erano stati iscritti nel registro degli indagati per maltrattamenti in famiglia, sequestro di persona e falsità ideologica in atti pubblici. L’attività dei Carabinieri era scaturita dalla denuncia presentata presso un Comando Stazione dai familiari di un degente della struttura che si trova in via Aurelia 183 a Santa Marinella. A seguito della denuncia, i militari, dopo aver attenzionato le attività all’interno della struttura, anche con intercettazioni ambientali, hanno sequestrato e analizzato le cartelle cliniche dei pazienti.
“Ho assunto la difesa di fiducia per quattro delle oss indagate – afferma l’avvocato Marta Stampella – credendo da subito non soltanto nella loro innocenza, ma ritenendole mere vittime di una mala gestione e delle carenze strutturali della residenza per anziani, per cui sono state chiamate a rispondere personalmente, e a sopportare per due lunghi anni il peso della giustizia che, finalmente, oggi, è stata compiuta. Ricevuto il 415bis le mie assistite hanno da subito collaborato, chiedendo alla Procura di essere interrogate per apportare il proprio contributo alla corretta ricostruzione della vicenda. L’Iniziativa è stata senz’altro d’aiuto al procuratore inquirente, la dotr.ssa Materazzo, che all’esito delle indagini ha maturato la convinzione d’innocenza, confluita bella richiesta al gip di archiviazione nei loro confronti. Tuttavia, la vicenda ha comportato l’ingiusto licenziamento di coloro che all’epoca del ricevimento degli avvisi di garanzia risultavano dipendenti della struttura e stanno ora affrontando un procedimento giudiziario finalizzato alla reintegrazione del lavoro. Alla luce della notizia oggi pervenuta, avendo il giudice definitivamente deciso dei fatti nei confronti dei miei assistiti, disponendo l’archiviazione, mi auguro che sia ora fatta giustizia nei loro confronti e che gli sia restituito quel lavoro svolto con diligenza e serietà”.
“Esprimiamo grande soddisfazione per l’archiviazione della notizia di reato sui fatti dell’Rsa Santa Marinella – spiegano gli avvocati Marco Paniccia e Andrea Miroli, che assistevamo una delle imputate – sin dall’inizio abbiamo convintamente sostenuto l’estraneità della nostra assistita rispetto alle contestazioni mosse nei suoi confronti, per lo più basate su un quadro accusatorio estremamente fragile e contraddittorio, che di fatto è stato riconosciuto inconsistente sia dal Pubblico Ministero e sia dal Gip. Si chiude pertanto una spiacevole vicenda, che di fatto ha visto per anni la nostra assistita sottoposta ad un’inutile vessazione mediatica, ancora prima che si aprisse il dibattimento”. I due legali sottolineano come il provvedimento di archiviazione restituisce quindi alla stessa la meritata immagine di professionista seria e qualificata nel settore sanitario.
“La mia assistita – aggiunge l’avvocato Alessandro Giuseppe Maruccio – coinvolta nell’indagine perché all’epoca dei fatti era una operatrice socio-sanitaria dipendente della struttura, è stata prosciolta da ogni accusa ancor prima che si pervenisse al dibattimento, a conclusione di un’azione penale che di fatto e nei fatti non ha trovato alcun motivo di essere e nell’ambito della quale abbiamo dimostrato l’estraneità completa da ogni eventuale ipotesi di responsabilità. È giusto dunque restituire alla Signora Arcangeli, che ingiustamente in questo anno e mezzo ha patito una profonda sofferenza sia in ambito personale che professionale, la propria dignità di donna, operatrice e lavoratrice seria e qualificata”.