Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio volti alla prevenzione e repressione dei reati predatori i Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia hanno arrestato un nigeriano 30enne con precedenti, per i reati di Rapina, Lesioni personali, Resistenza a Pubblico Ufficiale e Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
In particolare, nel pomeriggio di ieri, un giovane del luogo, animato da profondo senso civico e da prendere come esempio, si trovava nei pressi di questa via Sofia de Filippi Mariani, quando notava che un individuo stava armeggiando vicino a una bicicletta e più precisamente che stava tentando di tagliare il lucchetto con delle grosse tronchesi. A quel punto decideva di richiedere l’intervento dei Carabinieri telefonando al 112 e nella circostanza spiegava esattamente quanto stava accadendo e permetteva all’Operatore della Centrale Operativa di indirizzare con precisione l’intervento della pattuglia della Sezione Radiomobile, che nel giro di pochi minuti arrivava sul posto.
Nel frattempo il richiedente decideva di filmare con il proprio telefono cellulare il nigeriano mentre era all’opera ma questi si accorgeva di essere stato scoperto e si avventava contro il giovane e gli strappava il telefono di mano per poi darsi alla fuga per le vie circostanti.
Il tempestivo arrivo della pattuglia dei Carabinieri metteva subito fine alla fuga del nigeriano; questi però, per sottrarsi al controllo, aggrediva con calci e pugni i militari intervenuti prima di essere definitivamente bloccato. Nella colluttazione i militari riportavano lievi lesioni. Nel corso del controllo lo stesso veniva trovato in possesso di un involucro contenente 7 grammi di marijuana e pertanto è scattata la perquisizione domiciliare dove i militari hanno rinvenuto ulteriori 63 grammi della medesima sostanza, una dose pari a 1 grammo di eroina e la somma di 500 € verosimile provento dell’illecita attività di spaccio.
Le tronchesi, la sostanza stupefacente e il denaro sono stati sottoposti a sequestro mentre il telefono cellulare è stato restituito al legittimo proprietario.
Infine il nigeriano è stato dichiarato in arresto per i reati di Rapina, Lesioni personali, Resistenza a Pubblico Ufficiale e Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e successivamente accompagnato presso il proprio domicilio in regime di arresti domiciliari, come disposto dall’Autorità Giudiziaria di Civitavecchia.
3 Comments
Angelo
Agli arresti domiciliari! Queste misure non li scoraggiano davvero di fare i delinquenti per vivere.
Daniele
Avendo avuto esperienze di lavoro in quei paesi Africani dove la vita non ha valore, queste persone purtroppo non hanno e non avranno mai la cultura occidentale ossia il senso civico delle cose. Non tutti ovviamente, ma la maggior parte sono persone pericolose che andrebbero espulse dal nostro paese. Il DNA non si cambia.
giovanni
Metterlo in galera è fargli un piacere: vitto e alloggio gratis.
A prescindere dal colore qualsiasi straniero che delinque va riportato forzatamente nella propria nazione con la richiesta di tenerselo stretto.