Si è conclusa nei giorni scorsi una lunga indagine di Polizia Giudiziaria dell’Ufficio Polizia di Frontiera Marittima Civitavecchia, diretto dalla dottoressa Lorenza Ripamonti, avviata a seguito della denuncia di furto da parte del titolare del Kartodromo di Civitavecchia di dieci moto da competizione. Due gli arrestati, M.B. di anni di anni 52 e G.C. di anni 49, entrambi romani, appartenenti alla malavita del Trullo, pluripregiudicati per reati contro la persona, il patrimonio e per rapina. Come testimoniato dalle riprese delle telecamere di video sorveglianza a commettere il furto erano stati tre individui con passamontagna che, dopo aver spezzato la catena del cancello, si erano introdotti nel Kartodromo a bordo di un furgone bianco servito per caricare la refurtiva.
Malgrado avessero il volto coperto non è sfuggito agli inquirenti il fatto che i tre si muovessero all’interno del kartodromo con molta sicurezza come se conoscessero molto bene il luogo. Questo elemento ha portato gli investigatori ad esaminare tutti i filmati relativi ai giorni precedenti il furto alla ricerca di particolari che riportassero all’individuazione dei tre ed alla loro identificazione. Infatti, il giorno antecedente il furto, avevano visitato il kartodromo tre individui a bordo di una Abarth 500 e la corporatura, l’abbigliamento ed alcuni oggetti indossati non lasciavano il minimo dubbio sul fatto che fossero loro gli autori del furto. Risaliti tramite la targa dell’auto all’identità dei malviventi, sono stati esaminati i tabulati dei loro cellulari ed è apparso molto evidente che le celle agganciate dai telefonini di tutti e tre ricoprissero il percorso Roma-Civitavecchia-Roma durante la notte del furto. I tre hanno negato ogni addebito, ma gli elementi portati circa il loro coinvolgimento hanno indotto il Tribunale del riesame di Roma ad emettere un provvedimento di arresto nei confronti di due dei tre indagati.