“Ci rincresce ancora una volta evidenziare le pretese o le crisi di protagonismo, che in quest’ultima gestione, i Marinai d’Italia dimostrano ai festeggiamenti patronali, sia di Civitavecchia che di Amelia”. È la replica del Comitato Permanente per i festeggiamenti di Santa Fermina in seguito alle lamentele dell’Anmi sul trattamento che gli è stato riservato all’interno della processione della patrona.
“Apprendiamo dalla stampa – afferma il presidente del Comitato, Ombretta Del Monte – neanche con tanta sorpresa, il malcontento dell’associazione Marinai D’Italia per avergli dato il “maltolto o la distrazione” o meglio ancora averli esclusi a salire sul rimorchiatore per la benedizione del mare nel giorno del 28 aprile. Ebbene ci rincresce ancora una volta evidenziare le pretese o le crisi di protagonismo, che in quest’ultima gestione, i Marinai d’Italia dimostrano ai festeggiamenti patronali, sia di Civitavecchia che di Amelia, ma venendo nello specifico ci dispiace ancor di più leggere che il Comitato si “nasconde dietro le regole di sicurezza che tra l’altro loro conoscono bene” ma che nei fatti non vogliono accettare, avanzando basi storiche che ogni soggetto o componente datata può avere. È bene citare che il Comitato è, ed ha la massima responsabilità organizzativa nella Festa della Santa Patrona rispondendone sotto ogni aspetto e le disposizioni 2019 sono state concertate con le autorità di controllo preposte. Sarebbe buona educazione rispettare le modalità per la partecipazione, cosa che in precedenza i marinai d’Italia, contattati da una nostra socia, avevano accettate per le indicazioni d’imbarco, quindi sapevano benissimo i loro posti, (tra l ‘altro più numerosi rispetto alle altre associazioni combattentistiche e d’arma) ma pochi minuti prima dell’imbarco hanno voluto creare il caso, con posizioni completamente diverse a quelle concordate prima e hanno scelto di restare a terra, perché volevano più presenze a bordo. Crediamo che da un’associazione così piena di principi nobili e altruistici, l’onorare la parola data sia il principio cardine e soprattutto il rispetto verso l’organizzazione, ma anche per tutte quelle componenti che hanno accettato la riduzione numerica per l’accesso a bordo. Infine nessuno del Comitato compresa la Presidente ha avuto telefonate da parte di suddetta associazione e anche se fosse avvenuta o inoltrate a terze persone più “istituzionalmente autorevoli,” il risultato non sarebbe cambiato”.