Uno spettacolo in rima, una passeggiata sottobraccio ai sonetti di Gianni De Paolis. Il pomeriggio alla Cittadella della Musica è trascorso al ritmo delle rime allegre e spensierate, riflessive, a volte malinconiche, un po’ amare, sempre ricche d’intensità e di passione, raccolte nel volume, curato dalla Tipografia Etruria, “Bozzi, biribibozzi, scaricabozzi, monto e scegno”, con la prefazione di Silvio Serangeli, illustrati dal dottor Marco Crocchianti.
Una scelta dei novantatre sonetti è stata proposta al pubblico attraverso la lettura di Annalia Matteo Geggi, Patrizio De Paolis, Simona De Paolis, con un’incursione canora di Barbara De Paolis e la colonna sonora al pianoforte del maestro Claudio Gargiulli che ha eseguito alcuni brani di Gaetano De Paolis. Un omaggio commosso alla moglie ha aperto le letture con Gianni De Paolis che ha poi voluto leggere la dedica all’amico Ennio Galice con il ricordo vivido dei suoi affreschi della Stella. Ricordi cari, l’infanzia, la nonna Velia, i salesiani, la cojonella fra amici e l’immancabile lumacata con il vino protagonista e scacciapensieri. E poi la robbaccia infame del mondo e la speranza di allontanarla, magari chiuderla nel proprio cassetto. E, ancora, la Pricissione del venerdì santo, la natività e qualche quartina irriverente e sbarazzina che ha fatto scattare l’applauso convinto del pubblico, attento e partecipe a libro aperto per seguire i versi. Una raccolta che è la sintesi di un’abitudine, di annotazioni in versi scritti di getto in tanti anni, limata e ridotta dal numero iniziale di duecentocinquanta per questa pubblicazione, il cui ricavato andrà per il restauro della chiesa dei Salesiani.