Dopo la Rappresentanza Sindacale Unitaria del Comune, anche l’Usb Pubblico Impiego e la Cisl Funzione Pubblica intervengono sulla vicenda relativa alla mancata erogazione del salario accessorio. In due note distinte, i sindacati fanno pressioni sull’amministrazione comunale affinché sblocchi i pagamenti e, nel caso della Cisl, viene anche minacciato lo sciopero dei dipendenti.
Flavio Zeppa dell’Usb Pubblico Impiego chiede l’immediata liquidazione delle spettanze dovute con un mandato di pagamento da effettuarsi entro i primi 5 giorni di agosto, perché “sembra che tutte le liquidazioni di pagamento avvengano con l’anticipo di cassa e non si capisce per quale motivo anche queste non potevano essere inserite insieme alle altre”. Zeppa sottolinea quindi l’importanza del pagamento del salario accessorio, che permetterebbe ai dipendenti di fare pagamenti impellenti tra spese mediche, mutui e bollette. “A nessuno è consentito di giocare con la soglia della povertà”, afferma il rappresentante dell’Usb Pubblico Impiego, il quale avverte che in caso di mancata risoluzione del problema il sindacato valuterà “azioni legali per la possibile appropriazione indebita e per l’eventuale richiesta di interessi da parte dei lavoratori”.
Minaccia lo sciopero, invece, la Cisl Funzione Pubblica. Il segretario con delega agli Enti Locali Giancarlo Cosentino annuncia la proclamazione dello stato di agitazione del personale del Comune per il mancato pagamento del salario accessorio, ritenuto la classica goccia che fa traboccare il vaso, considerando che a maggio non è stato erogato nemmeno il rimborso Irpef per i dipendenti, i famosi 80 euro del Decreto Renzi, e a giugno l’amministrazione comunale ha deciso di rateizzare il bonus in poco più di 13 euro mensili. Una situazione inaccettabile secondo Cosentino, che chiede al sindaco di intervenire per sbloccare una situazione che ha pesanti ricadute negative sui lavoratori. Il segretario con delega agli Enti Locali della Cisl Funzione Pubblica chiede inoltre un incontro urgente al primo cittadino, da estendere agli altri sindacati, per firmare l’accordo per la ripartizione del salario accessorio 2013 e per fissare le date dei pagamenti degli emolumenti non ancora erogati. In caso contrario, Cosentino annuncia che “il sindacato attiverà tutte le procedure, compreso il tentativo di conciliazione al Prefetto, ed eventualmente lo sciopero del personale, nonché tutte le iniziative legali con richieste risarcitorie a carico dei responsabili”.