“Non staremo a guardare inermi: da oggi si da’ avvio allo stato di agitazione e le azioni legali per contrastare questo atto ingiustificato sprezzante nei modi e nei contenuti”. E’ quanto si legge in una nota delle rappresentanze sindacali dei medici e dei veterinari che dichiarano guerra alla Asl Roma F e alla Regione Lazio che hanno deciso unilateralmente di andare al taglio degli stipendi per presunte anomalie contabili avvenute negli scorsi anni.
Per i rappresentanti dei medici si tratta di un vero e proprio furto con destrezza nelle tasche dei sanitari ospedalieri, che avviene senza dare una spiegazione della “anomalia” riscontrata e senza alcun contraddittorio con le delegazioni sindacali. “Ci si chiede – prosegue la nota – se la Presidente Polverini o il Direttore Generale Squarcione intendano questo tipo di tagli brutali e generalizzati come l’inizio del risanamento e della valorizzazione della sanità pubblica. “Non sarebbe più corretta – concludono – l’individuazione e definizione pubblica della riferita anomalia e dei responsabili che l’avrebbero provocata? Oppure di andare a verificare anche le voci di spesa che sembrano rimanere impermeabili ad ogni tipo di provvedimento restrittivo?”. Intanto per martedì prossimo alle 13 è stata convocata un’assemblea generale che si svolgerà al San Paolo.