Esaminando le condizioni sanitarie del territorio, che come è noto si aggravano di giorno in giorno, non possiamo che giudicare negativamente la conduzione del commissario straordinario del Lazio Piero Marrazzo. L'inadeguatezza dello stesso e della maggioranza che lo sostiene, incapaci di gestire una situazione quanto mai delicata, è tale che non può far che auspicare la fine di questo travaglio prima del termine naturale di scadenza del mandato di Governatore. Marrazzo, per far fronte alla crisi finanziaria che investe tutto il comparto della sanità, è stato solo capace di procedere con lo scriteriato metodo della chiusura delle strutture ospedaliere alcune di esse importantissime. Questa non può essere la strada da intraprendere per restituire efficacia ed efficienza ad un settore che oltre a rappresentare l'indice di qualità della vita dei cittadini, è il garante della salute di tutti noi. Inoltre, non possiamo non considerare l'aspetto economico e produttivo, che necessita ora come mai di essere rilanciato con iniziative qualificanti sul piano della produzione. La scellerata politica economica di Marrazzo, sta facendo pagare al territorio prezzi troppo alti, con la conseguenza che quelli che hanno rappresentato per anni autentici punti di riferimento dal punto di vista sanitario, rischiano, da un giorno all'altro, una autentica neutralizzazione. Non possiamo esimerci dal ricordare la tragica situazione che colpisce i dipendenti del centro Ri.Rei ex anni verdi, che a causa della Regione non percepiscono lo stipendio da mesi, o le condizioni dell'ospedale san Paolo e la conseguente migrazione dei cittadini di Civitavecchia verso altre strutture, la clinica Siligato ha visto il restringimento dei posti letto, la ASL locale, come denuncia la federazione medici non riceve nemmeno i fondi necessari al suo fabbisogno, e da ultimo, il caso eclatante di villa Benedetta, il centro di eccellenza per prestazioni di servizi sanitari specializzati e che non viene messa neanche in condizione di emettere le fatture. Il metodo di Marrazzo, un autentico annientatore del diritto alla salute, è stato messo in discussione dagli stessi componenti della maggioranza chiedendogli a gran voce di stilare un piano di recupero della situazione debitoria, nonché di evitare questi ingiusti quanto indiscriminati tagli. I bisogni sanitari del territorio di Civitavecchia risultano essere ancora più impellenti .
Per questi motivi la Giovane Italia non può che sperare in una soluzione rapida e meno possibile indolore per i cittadini, che in primis risentono degli errori di chi sta gestendo in modo scellerato la sanità in regione.
Il Direttivo della Giovane Italia
Circolo di Civitavecchia