Coalizione Futuro dice “no” al Regolamento proposto in Consiglio Comunale a Santa Marinella che apre le strade bianche delle colline di Santa Marinella alle auto purché appartengano alle categorie di cacciatori, fungaroli e tartufari.
“Ci sembra un regolamento senza una vera motivazione – affermano da Cf – che va incontro alle richieste di pochi escludendo tutti gli altri. In realtà il regolamento non fa altro che recepire l’emendamento alla legge regionale n. 29/87 che disciplina la circolazione fuoristrada dei veicoli a motore. L’emendamento è a firma della consigliera regionale Laura Corrotti di FdI e, a nostro parere, snatura lo spirito di quella legge che aveva lo scopo di preservare la naturalezza delle colline e contravviene inoltre ad uno dei principi fondamentali della pubblica amministrazione che è l’imparzialità.
La legge regionale emendata e il regolamento che lo ha recepito non sono pensati per tutti, perché vanno incontro alle esclusive esigenze di alcune categorie di persone – i cacciatori, i raccoglitori di funghi e tartufi. Le strade bianche si aprono a queste categorie di persone affinché non rischino più sanzioni che a quanto pare erano abbastanza frequenti ed onerose.
Sono esclusi tutti gli altri che vorrebbero andare a farsi una passeggiata sulle nostre colline, compresa la categoria dei cittadini più fragili che non è presa in considerazione.
In realtà esiste un escamotage per percorrere in auto quelle colline anche da parte di tutti gli altri. L’integrazione del punto quinquies all’art. 2 della sopraddetta legge regionale 1987, n. 29 recita così: possono circolare i mezzi “utilizzati per l’attività di raccolta delle ramaglie e legna verde e secca a terra secondo quanto disposto dalla legge regionale 28 ottobre 2002, n. 39 (Norme in materia di gestione delle risorse forestali) e successive modifiche”.
Insomma chi non fosse cacciatore, “fungarolo o tartufaro” può comunque entrare motorizzato e – nel caso fosse fermato dalla guardia forestale – giustificarsi dicendo di essere andato a raccogliere ramaglie. E allora penso che sarebbe necessario diffondere la notizia e rendere pubblica la furbizia! Ma non c’è dubbio che nel Regolamento, che ricalca l’emendamento approvato in Regione, manchino trasparenza, linearità e imparzialità.
Quelle colline vanno preservate per la fruizione di tutti e per il mantenimento della loro naturalità. E se proprio vogliamo entrarci motorizzati, dovremmo pensare a contingentare le entrate e i permessi, ma farlo per tutti”.