Coalizione Futuro dichiara che la redazione di un nuovo Piano Urbanistico Generale Comunale è l’ obiettivo fondamentale della città come scritto a chiare lettere nel suo programma elettorale. Non ci pare che nel programma elettorale del Sindaco Tidei fosse scritto altrettanto.
“Dunque ci conceda il Sindaco – spiegano da Cf – il nostro scetticismo di fronte alle sue recenti dichiarazioni di voler “superare il vecchio piano regolatore e sviluppare una nuova visione urbanistica per Santa Marinella”.
Finora solo pasticci, a cominciare dalla presentazione da parte dell’opposizione di una variante puntuale sul terreno del Convento dell’Immacolata a Santa Severa, che metteva a serio rischio di contenzioso il Comune. Il Sindaco si è precipitato a dichiarare a mezzo stampa, nel miglior stile propagandistico, di far sua la variante, senza avere fatto i conti con la sua maggioranza, che gli faceva invece sapere di non avere nessuna intenzione di votarla.
Solo l’intervento di Italia Nostra, che da anni segue con attenzione le sorti del Convento, ha portato la discussione sul binario della legittimità e di una più ampia visione del problema. Abbiamo sempre sostenuto che non è a colpi di varianti parziali che si tutela il patrimonio storico, ambientale e paesaggistico e per questo riteniamo che, se di variante dobbiamo parlare, che essa sia inserita nel discorso più generale di un nuovo assetto del paese e che la variante dei tre parchi verdi a Santa Severa abbia il significato di un primo passo per la revisione dell’intero piano regolatore. Per questo siamo pronti a fare la nostra parte.
Quanto alla consigliera Clelia Di Liello, questa ha già fatto presente che il suo impegno per la tutela del Convento dell’Immacolata e del terreno circostante sono inalterati. E’ però sua intenzione portare avanti la questione nella maniera più trasparente possibile senza scorciatoie e al solo scopo di utilità pubblica anche a costo di dover fare un passo indietro, come è stato, ritirando la propria firma alla variante puntuale presentata in prima istanza.
Quella variante si presentava senza la firma di convalida del Responsabile tecnico, cosa che avrebbe fortemente indebolito la posizione del Comune nell’annunciato ricorso al Tar da parte dei Frati proprietari del terreno. Prevedeva la conversione da zona C edificabile a zona A tipica del centro storico, che di fatto manca a Santa Severa. Infine si presentava come un ingiustificato atto ad personam.
E’ stato un tentativo temerario di cercare scorciatoie avventate rispetto a un tema delicatissimo che invece richiede dialogo per soluzioni condivise e sostenibili. Ci auguriamo che il Sindaco ne prenda atto ed avvii un percorso partecipato in cui siano coinvolti cittadini e parti politiche interessate”.