Fratelli d’Italia di Santa Marinella commemorerà il “Giorno del Ricordo” domani alle 10 presso il monumento ai Caduti, in Piazza Unità d’Italia. In occasione del “Giorno del Ricordo, il portavoce del partito, avvocato Marco Valerio Verni afferma: “Come già dichiarato in occasione del “Giorno della memoria” appena trascorso, è importante rinnovare il ricordo dei tragici fatti che si svolsero nel periodo bellico, e subito a ridosso di esso, senza distinzione di bandiera o di colore politico, ma ciò assume maggior significato se non si chiudano gli occhi davanti ai genocidi ed ai massacri di oggi, e non si rimanga inerti di fronte ad essi”.
“I fatti di allora furono ignominiosi e nessuno fu condannato, grazie alle amnistie ed agli indulti che, nel nostro Paese, furono concessi negli anni immediatamente successivi alla fine del secondo conflitto mondiale, anche riguardo ai reati c.d. “politici”.
Personalmente- continua Verni- amo ricordare un incontro cui ebbi modo di partecipare a Lubiana nel 2011 (come componente di una delegazione di giovani appartenenti al PPE, proprio in occasione della Ricorrenza del 10 Febbraio di quell’anno), con l’ex Primo Ministro sloveno Lojze Peterle, allora deputato del Parlamento Europeo, il quale raccontò dei suoi sforzi (rimasti vani) di istituire una commissione bilaterale (italo-slovena) di storici, così come della proposta, avanzata da certa parte politica del suo governo, e caduta prontamente nel vuoto, di riconoscere una sorta di diritto di prelazione agli esuli italiani sulla vendita di quelle che, un tempo, furono le loro case.
E, in quella occasione, l’ex Premier sloveno ebbe proprio a constatare di come ci si sforzi tanto di dire che la storia è “magistra vitae”, senza però considerare che, molto spesso, quella Maestra ha dei cattivi discepoli, che non sono in grado, cioè, di cogliere i giusti insegnamenti ed impiegarli per il futuro. Stante la situazione attuale, allargata anche oltre i nostri confini nazionali, naturalmente, appare difficile non constatare la veridicità di ciò: noi ci auspichiamo che, al contrario, tra i discepoli di quella magnifica Insegnante (a volte severa, che è- appunto- la Storia), tornino a prevalere i bravi discepoli che, da essa, siano in grado di trarre le giuste lezioni e, divenuti a loro volta maestri, riescano a trasmetterle alle future generazioni. Con l’esempio pratico, non solo con le belle parole, affinchè l’attività del “ricordare” non rischi di trasformarsi in un gesto di pura e semplice ipocrisia”.