“Apprendiamo da notizie pubblicate sui media in questi ultimi giorni che esiste una bozza di proposta relativa al “protocollo d’intesa” tra il Comune di Santa Marinella e Laziocrea S.p.A., società “in house” incaricata dalla Regione Lazio per la gestione e la valorizzazione del Castello di Santa Severa. Tale proposta viene definita “irricevibile” dall’Amministrazione, date le sue innumerevoli criticità”. Ad affermarlo è il circolo del Partito Democratico di Santa Marinella, che approfondisce la questione.
“Il dato certo è che ad oggi la convenzione tra Laziocrea e Comune di Santa Marinella non è ancora stata stipulata – si legge nella nota – estromettendo di fatto il Comune da qualsiasi gestione e programmazione di spazi ed eventi. A questo punto ci chiediamo quali richieste o proposte abbia avanzato Laziocrea tali da essere ritenute “irricevibili”: e purtroppo le domande che dobbiamo porci al riguardo non ci portano a conclusioni positive.
Facendo il punto ad oggi, sappiamo per certo che la convenzione tra Laziocrea e Comune di Santa Marinella è scaduta lo scorso anno, perciò già nei primi mesi del 2023 si sarebbe dovuto mettere mano alla convenzione tra Regione Lazio e Laziocrea, per poi procedere in cascata a quella tra Laziocrea e Comune di Santa Marinella. Sin da subito abbiamo posto l’attenzione sulla mancata stipula della convenzione, chiedendo azioni anche ai nostri rappresentanti in Consiglio Regionale e Città Metropolitana con interrogazioni e mozioni, culminate nella mobilitazione sfociata nell’assemblea pubblica dello scorso 3 marzo dall’eloquente titolo “Quale futuro per il castello di Santa Severa?”.
Durante l’assemblea, alla quale ha partecipato tutta l’opposizione in Consiglio Regionale, l’On. Nicola Zingaretti e la nostra consigliera Paola Fratarcangeli con delega al castello di
Santa Severa, abbiamo chiesto chiarezza sulle sorti del Castello, per scongiurare la privatizzazione che si era paventata durante la giunta Polverini, con la possibile vendita a privati del maniero. Solo grazie a queste nostre sollecitazioni e alle richieste emerse da questa stessa assemblea la Giunta Regionale ha alla fine stanziato i fondi per la valorizzazione del complesso monumentale e firmato l’accordo con Laziocrea per la sua gestione.
Trascorsi però ormai tre mesi da quella mobilitazione, dobbiamo chiedere conto alla Regione Lazio di questo inspiegabile immobilismo e dell’idea di progetto sul sito che fa da sfondo a questa bozza “irricevibile”, perché non si riesce a comprendere quali possano essere le difficoltà che non permettono il procedere di questa semplice prassi, che in passato è stata sempre regolarmente e con grande anticipo chiusa felicemente da entrambe le parti. A quasi metà giugno è davvero inaccettabile questo atteggiamento della Laziocrea poco rispettoso verso l’ente Comune, padrone di casa, e verso tutta la cittadinanza, che, delusa ed incredula, ci chiede giustamente di intraprendere ogni possibile iniziativa per risolvere questa assurda situazione. Abbiamo chiesto quindi alla consigliera Fratarcangeli, come delegata al Castello di Santa Severa, di impegnarsi con forza in prima persona insieme al Sindaco per dirimere questa contraddittoria situazione e accelerarne la risoluzione.
Chiediamo infatti che si faccia chiarezza quanto prima sui termini della convenzione da stipulare tra la nostra amministrazione comunale e Laziocrea per arrivare presto ad una soluzione condivisa che tuteli e valorizzi l’identità territoriale e culturale del Castello di Santa Severa e garantire così una prospettiva di crescita economica e turistica della città e del territorio. Non dimentichiamo tra l’altro che all’interno del Castello c’è la chiesa paleocristiana di Santa Severa (V sec.) che potrebbe fare da attrattore per un itinerario religioso e culturale non solo della stagione estiva già in corso, ma dell’imminente Giubileo 2025, occasione unica per lo sviluppo anche del nostro territorio”.