“Il consiglio comunale di Santa Marinella del 31 luglio ha approvato, con il solo voto contrario della Consigliera Clelia Di Liello, l’adesione del Comune di S. Marinella alla Fondazione GARI (Gazzetta Amministrativa Repubblica Italiana). Malgrado l’altisonante acronimo istituzionale, trattasi di una Fondazione Privata il cui Fondatore Promotore (nonché proprietario) è Enrico Michetti”. Ad affermarlo è Rifondazione Comunista di Santa Marinella,
“Scelto direttamente dalla Meloni come candidato Sindaco al Comune di Roma – dichiarano da Prc – sconfitto al ballottaggio da Gualtieri, Michetti non siede tra i banchi dell’opposizione capitolina ma gira tra Enti ed Istituzioni offrendo il pacchetto di servizi della sua Fondazione: corsi di formazione per il personale amministrativo, iscrizione a riviste specializzate, consulenze per gare d’appalto, contenziosi e reperimento fondi PNRR. Fratelli d’Italia propose a maggio di foraggiare la Fondazione con 3 milioni di euro, forse per consolare l’ex candidato dall’insuccesso elettorale. In cambio dei preziosi servizi, la Fondazione chiederebbe al Comune di S. Marinella la modica cifra di 10.000 € annui, più l’uso di un ufficio comunale e la disponibilità della sede Comunale per i corsi di formazione.
Il Sindaco si è profuso in lodi sperticate sull’operato della Fondazione, magnificando i vantaggi per il Comune nel disporre di tal stuolo di esperti. Se si legge lo Statuto della Fondazione si evince che il Consiglio d’amministrazione, composto da 3 a 7 membri, è nominato fino a 5 membri dal Fondatore Promotore (Enrico Michetti). Il CdA ha tutti i poteri per la conduzione ordinaria e straordinaria della Fondazione e nomina il comitato dei Saggi e il Comitato scientifico (Art. 16). Le deliberazioni riguardanti il programma, il bilancio, modifiche statutarie devoluzione del patrimonio debbono avere il parere del favorevole del Promotore Fondatore (comma 12 art. 16). Il Presidente della Fondazione è il Socio Fondatore, vita natural durante. IL Presidente esercita tutti i poteri: rappresenta l’Ente giuridicamente, cura le relazioni con altri enti, prende le iniziative ed vaglia le proposte (Art. 18). Il Revisore dei conti è scelto e nominato dal CdA, previo parere favorevole del Fondatore promotore (Art. 23); gli altri organi Statutari, Direttivo ed assemblea dei soci, hanno solo valore consultivo (Art, 19 e 20). Insomma: anziché una squadra di giuristi questa Fondazione risponde ad un solo avvocato: Enrico Michetti, esperto soprattutto nel procacciarsi fondi. Le pubbliche amministrazioni potrebbero contare su soggetti totalmente istituzionali per consulenze e corsi di formazione, come la CONSIP, di totale proprietà del MISE (Ministero Industria, Sviluppo, Economia) ma anche su altri. Secondariamente, se il Comune di S. Marinella volesse evitare continui contenziosi legali (che puntualmente perde) dovrebbe semplicemente rispettare le regole e muovendosi in accordo con la Soprintendenza e al Piano Paesaggistico Regionale (vedi contenzioso Quartaccia e Porticciolo). Se invece volesse mettere a posto i propri conti basterebbe seguire le indicazioni della Corte dei Conti e se, infine, volesse invece accedere finalmente al finanziamento regionale sui fossi dovrebbe seguire puntualmente le indicazioni dell’ Autorità di Bacino. In generale, se l’amministrazione Comunale si muovesse con maggiore competenza ed attenzione al quadro normativo, troverebbe meno ostacoli sia per il reperimento fondi che per i suoi contenziosi. Il sospetto è che tale Fondazione serva in qualche modo ad aggirare tale quadro, come in qualche caso è stata accusata di fare. Rifondazione sostiene il voto contrario di Clelia Di Liello e ben comprende le ragioni dell’astensione dell’opposizione di destra, politicamente vicina alla consorteria politica della Fondazione. Non si comprende davvero perché un Sindaco PD debba contribuire al rafforzamento di una fondazione privata, affiliata a Fratelli d’Italia e funzionale alle scelte politiche del governo Meloni. L’avvocato Michetti, ancora prima del consiglio, già ispezionava il piano superiore della nostra sede Comunale, intrattenuto dallo stesso Sindaco che, forse per questo, ha raggiunto il consiglio comunale con quasi mezz’ora di ritardo”.