“Ma quale “caso Vinaccia”… Vinaccia è iscritto a Forza Italia dal ‘23. Ed è lo stesso Gino Vinaccia che nel giugno del ‘22, in base a un accordo politico con Bruno Ricci (Forza Italia), era stato nominato vicesindaco e che ha partecipato alla coalizione che ha vinto le ultime elezioni. Si sono svegliati solo ora? E parlano di “Re nudo””?”. Così il sindaco di Santa Marinella, Pietro Tidei risponde alle critiche piovute dall’opposizione, definita “senza un domani e senza un perché”.
“Piuttosto – afferma Tidei – siamo di fronte a qualche Bertoldo e tanti “Cacasenno” che firmano una nota stralunata, che certifica la loro residenza sulla luna in questi due anni e mezzo.
Ma potrebbe aver ragione chi diche che è Biancaneve, cioè la consigliera Patrizia Befani, che li stia portando a spasso come i sette nani, canticchiando contro Tidei, perché è stata esclusa dalla maggioranza e si è accorta che da quei nani non esce niente di buono per Santa Marinella.
Troppo spesso ci si dimentica, però, che la politica ha le sue regole, e la prima è che il quadro di riferimento delle volontà politiche è disegnato dal voto degli elettori, non dai social o dalle note stampa. Io sono stato eletto al primo turno con 4490 voti, grazie al sostegno di diverse liste civiche e partiti. Questo è un fatto innegabile.
La seconda regola – e questa è “ex legis” – è che gli assessori sono di nomina del sindaco. I partiti, tramite i consiglieri, possono solo appoggiare o meno tale scelta, in base a quanto si sentono rappresentati dai programmi e dalle persone nominate. Non esiste un collegamento diretto tra consiglieri e assessori, ed è persino illegale e incompatibile, perché gli assessori vengono scelti in base a criteri di competenza, non di appartenenza.
Sia la nomina di Vinaccia a vicesindaco nel 2022, sia quella più recente ad assessore, rispondono perfettamente a questo requisito. Per altro, la sua più recente intenzione di evidenziare il suo ruolo in Forza Italia era stata preannunciata e condivisa dalla lista Moderati per Santa Marinella.
Quindi, nessuno può fare la parte di Alice nel Paese delle Meraviglie. Lo dico anche al PD che oggi esprime sindaco e vicesindaco, dopo aver vinto le elezioni al primo turno con i voti di una parte di Forza Italia e che ora sta cedendo alle provocazioni di Biancaneve, che vorrebbe tanto aggregare l’ottavo nano.
Sarebbe più corretto, invece, che proprio il PD si unisse a chi oggi evidenzia la frattura interna a Forza Italia, con un assessore in maggioranza e un consigliere all’opposizione.
Una crisi d’identità che genera dissonanza e disorienta l’elettorato di Forza Italia.
Tuttavia credo che, guardando oltre la cortina di fumo che qualcuno tenta di sollevare, siamo all’inizio di una fase molto interessante per Santa Marinella.
Dopo le ultime elezioni, che mi hanno riconfermato al primo turno, si è scatenata una stagione di polemiche e opposizioni frontali, riflesso della delusione di quei gruppi di potere che bramavano rimuovere l’unico ostacolo frapposto ai loro progetti, non molto differenti da quelli che avevano portato al dissesto finanziario del Comune.
Una strategia si è rivelata controproducente, con un impatto negativo sui consensi e le spaccature odierne lo testimoniano.
La sinistra se ne è accorta per prima e ha giustamente preso le distanze dalle iniziative congiunte dell’opposizione, rivendicando una posizione autonoma e propositiva.
Ora anche il centrodestra a Santa Marinella sembra avviato verso una interessante fase di “distinguo” e di trasformazione politica, con una separazione sempre più accentuata tra l’area moderata di centro e la destra di Fratelli d’Italia. Spero che la presenza di un esponente di peso di Forza Italia in giunta, come Vinaccia, favorisce questo dibattito per superare vecchie ferite e antichi rancori.
Sta di fatto che nei prossimi tre anni, tutte le forze politiche sono chiamate a costruire nuove leadership e programmi condivisi, superando le sterili contrapposizioni per dimostrare credibilità. E questo credo sia un bene per la città. Poi, come sempre, sarà l’elettorato a scegliere chi saprà proporre la visione più convincente per il futuro.