I fatti sono ormai noti. La verità è che mi sono fatto accompagnare perché quel giorno il Consiglio Comunale è terminato più tardi del previsto e vi era stata subito dopo la seduta la premiazione di un importante personaggio locale, che cessava la sua attività commerciale dopo cinquant’anni di servizio. tali impegni improrogabili che si erano protratti per un tempo maggiore rispetto a quello preventivato, rischiavano di farmi perdere un aereo già prenotato, così ho chiesto la cortesia di essere accompagnato dall’auto di servizio.
Per sette anni ho rinunciato a tutti i rimborsi chilometrici previsti dal Testo unico degli Enti locali per gli spostamenti con auto propria fuori comune. Facendo due conti si tratta di circa 25 mila euro.
Comodo, ma direi quasi carognesco, far scattare questa montatura.
Con tanto di foto che ritrae l’auto da dietro (targa ben visibile) senza nessun occupante, insomma la classica foto fatta ricorrendo all’ intelligenza artificiale anche la più comune.
Per questo oggi sarebbe giusto domandarsi:
La scelta di una lettera anonima a tutti i consiglieri dell’opposizione invece della segnalazione all’Anac da parte del sedicente “impiegato comunale indignato” (Whistleblowing) non solleva legittimi dubbi sulla reale intenzione di trasparenza dei quattro e di chi li sostiene?
L’anonimato dell’informatore potrebbe essere parte di una “regia politica” senza assumersi responsabilità dirette?
La rapida diffusione della notizia sui social media potrebbe essere parte di una strategia coordinata per amplificare l’impatto negativo sulla mia immagine del Sindaco?
Perché solo quattro consiglieri (di cui due da poco estromessi dalla maggioranza) si sono prestati a fare da “postini”?
L’omissione in alcuni resoconti giornalistici del numero esatto dei consiglieri nei resoconti giornalistici potrebbe essere il risultato di una “collaborazione” per presentare una narrazione assai più negativa?
E’ così che oggi la fragorosa e assai melodrammatica reazione “di quattro”, fa naturalmente pensare a un abile prestigiatore che cerca di distrarre il pubblico dal coniglio che sta per estrarre dal cilindro. Un coniglio, in questo caso, rappresentato da vicende ben più succose, che vedono altri protagonisti di questa nostra amata cittadina alle prese con faccende meno… automobilistiche.
Mi riferisco, naturalmente, al processo per corruzione, scaturito da una mia denuncia, un vero e proprio feuilleton giudiziario che coinvolge figure di spicco locali. Che la loro improvvisa crociata sia un tentativo di “buttare fumo negli occhi”? Una cortina fumogena, appunto, per offuscare scandali di ben altra portata?
Come sia possibile oggi realizzare una fake new con l’intelligenza artificiale è presto dimostrato.