L’assessore ai Servizi Sociali Rosanna Cucciniello, comunica alla cittadinanza due importanti scadenze relative alle domande per la richiesta di contributi per il disagio abitativo e per l’erogazione degli assegni di cura, predisposti dal locale distretto socio-sanitario.
Il primo riguarda la concessione di finanziamenti finalizzati al contrasto del disagio abitativo, attraverso la presentazione di apposita documentazione, per un contributo massimo di euro seicento per i successivi 6 mesi dalla data di accettazione della richiesta.
Sono considerati soggetti ammissibili coloro che possiedano i seguenti requisiti:
famiglie prive di alloggio a seguito calamità o di totale inagibilità dichiarata dalla competente autorità;
famiglie con ordinanza di sgombero emessa da Autorità aventi titolo;
famiglie con sfratto esecutivo;
famiglie con sfratto esecutivo per il quale è stato notificato il precetto ed è in scadenza la significazione dell’Ufficiale giudiziario;
famiglie con sfratto convalidato dal Giudice;
famiglie con particolari situazioni di disagio a carattere parentale (es. casi soggetti a provvedimento di separazione, omologato dal tribunale, o sentenza passata in giudicato,
con obbligo di rilascio dell’alloggio);
famiglie in particolare condizione di indigenza socio-economica;
famiglie che si trovino in grave disagio sociale e non riescano a reperire autonomamente un alloggio sul mercato privato, né altra sistemazione provvisoria.
Possono fare richiesta le persone residenti in uno dei Comuni del Distretto Socio-Sanitario ROMA 4/1, che presentino un indicatore ISEE non superiore a € 7.500,00.
Il richiedente deve essere in possesso di:
a) cittadinanza italiana o di uno Stato aderente all’Unione Europea;
b) cittadinanza di uno Stato non aderente all’Unione Europea, se munito di permesso di soggiorno, di durata almeno annuale;
c) residenza anagrafica nei Comuni del Distretto Roma 4/1da almeno un anno e da 5 anni nella Regione Lazio ;
d) titolarità del regolare contratto di locazione ad uso abitativo, debitamente registrato o proposta di locazione regolarmente sottoscritta dal proprietario dell’immobile e dal
richiedente il contributo. Sono esclusi i conduttori di alloggi appartenenti alle categorie catastali A/1, A/7, A/8 e A/9;
Il richiedente e il proprio nucleo familiare:
e) non devono essere assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica destinati all’assistenza abitativa.
f) non devono essere titolari di diritti di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su altro alloggio in Italia e all’estero.
Nel caso in cui il richiedente presenti il Modello ISEE pari a “zero”, l’erogazione del contributo è possibile soltanto se alla domanda di contributo è allegata l’autocertificazione
prodotta dal richiedente circa la fonte di sostentamento
“Le domande di richiesta di contributo – afferma la Cucciniello – dovranno essere redatte su appositi moduli che potranno essere ritirati sia presso l’Ufficio URP/ Servizi Sociali del Comune di residenza o scaricati direttamente dal sito internet dello stesso Comune. Le istanze dovranno essere inoltrate all’Ufficio Protocollo del Comune (Via Aurelia 455) entro e non oltre il 23 Novembre 2016 alle ore 12,00. La domanda dovrà contenere la copia di un documento di identità in corso di validità del richiedente e, qualora la domanda sia sottoscritta da persona diversa, copia del documento di identità anche di quest’ultima, oltre alla copia del contratto d’affitto regolarmente registrato”.
Per quanto riguarda invece gli assegni di cura – continua la Cucciniello – questi dovranno essere finalizzati a realizzare sia l’assistenza domiciliare diretta che indiretta.
L’assegno consiste nell’erogazione mensile di un contributo economico – che può variare da un minimo di € 100,00 mensili ad un massimo di € 600,00 mensili – sempre per un periodo massimo di sei mesi.
Possono fare richiesta le persone residenti in uno dei Comuni del Distretto socio-sanitario RM F1 (Civitavecchia, Santa Marinella, Tolfa ed Allumiere) che presentino un indicatore ISEE inferiore o pari ad € 14.000,00 e che non siano già beneficiari di interventi similari.
Gli interessati potranno presentare domanda presso l’Ufficio Protocollo del Comune di residenza entro e non oltre il 10 novembre 2016 su apposita modulistica, disponibile sia
presso gli Uffici Servizi Sociali/URP del Comune, sia sul sito internet. Anche in questo caso – conclude la Cucciniello – la domanda dovrà contenere la copia di un documento di identità, la copia del verbale della Commissione Sanitaria per Invalidità Civile ed il certificato attestante il grado di non autosufficienza rilasciato dal Medico curante”.