Risorge il castello di Santa Severa. Dopo la battaglia che ha visto protagoniste numerose associazioni e cittadini lo splendido maniero affacciato sul Mar Tirreno, proprio laddove un tempo sorgeva l’antico porto etrusco di Pyrgi, diventa ora una sorta di patrimonio collettivo, uno spazio per iniziative culturali e di spettacolo di grande livello.
Il comitato “Apriamo il castello” che riunisce 42 associazioni è riuscito nel proprio intento. E dal 5 luglio al 31 agosto, con il patrocinio e il contributo della Regione Lazio, sono in corso un gran numero di iniziative. Si va dalle mostre alle conferenze, dalle visite guidate ai concerti. Il comitato cittadino, che non è costituito con regolare statuto, non è in grado di operare con piena validità dal punto di vista legale sia sul fronte della realizzazione e gestione delle attività e degli eventi programmati, sia sul fronte dei rapporti giuridici con tutti i soggetti coinvolti nelle attività programmate. A tale scopo, in accordo con la Regione Lazio, è stata individuata, con decisione presa nel corso dell’assemblea svolta il 29 maggio 2014, come associazione capofila “Il Cantiere dell’Arte” di Manziana coofondatrice del comitato, il soggetto che provvederà ai compiti di realizzazione e gestione del programma.
“Il calendario che abbiamo messo a punto – sottolinea il presidente del Cantiere dell’Arte Adriana Rasi – si avvale della collaborazione di varie associazioni che come noi, hanno condiviso la battaglia contro l’ipotesi di vendita ai privati del castello. L’impegno è notevole ma il consenso che stiamo ricevendo, ci ripagano degli sforzi fatti. Un gioiello architettonico, quali il castello ed il borgo intorno, non poteva essere sottratto ad un utilizzo pubblico”.
La scoperta del castello di Santa Severa diventa così un esperienza multidisciplinare che mette insieme storia, arte e creatività. E’ un Mediterraneo come non è stato mai visto la visita al curatissimo Museo del Mare e della Navigazione Antica. Le antiche rotte dei Romani, i reperti della Pirgy etrusca, la ricostruzione della stiva di una galea romana che trasportava anfore, sono alcuni spaccati di un mondo antico ed affascinante che il museo, diretto dall’archeologo Flavio Enei, offre ai visitatori. Un viaggio sopra e sotto l’acqua del Mare Nostrum, dalla penisola Italia alle sponde del Nord Africa della mitica Cartagine.
Ma il fulcro delle attività di “Apriamo il castello” è senz’altro la visita guidata al maniero. Tutti i giorni, escluso il lunedì, è possibile scoprirlo con visite di un ora con partenza alle 17, 17,30, 18 e 18.30, 19 e 19,30. Le visite (biglietto d’ingresso Regione Lazio di 3 euro) si svolgono in collaborazione con il Gruppo Archeologico del Territorio Cerite.
Nel circuito delle visite anche tre mostre. La prima “Santa Severa tra leggenda e realtà storica” è dedicata alle scoperte dei recenti scavi effettuati in loco, la seconda – a cura dell’Associazione Amici di Santa Severa, è dedicata alle “Immagini storiche” del luogo. In esposizione inoltre, in collaborazione con la casa di mode, Teresa Riccardi anche una sere di abiti d’epoca ne “La storia dell’abito femminile attraverso i secoli”.
Per approfondire le proprie conoscenze sul mondo antico è possibile partecipare alle conferenze ad ingresso libero sul tema “Cose, Uomini e Paesaggi del Mondo Antico” in programma fino al 27 settembre con inizio alle 21,15 nel periodo di luglio ed agosto e alle 18 a settembre.
Inoltre le associazioni Accademia Kronos, Amici di Santa Severa, Chiave di Violino, Fragmenti, GATC, Incontro&Territorio, La Bilancella, Officina del Tirreno, Salviamo il Paesaggio Litorale Roma Nord, Scuola Ambiente, Uni Lazio organizzano al di fuori del castello mostre di pittura, conferenze, laboratorio archeologico per giovani, proiezioni, concerti ed altre numerose attività.