“Evidentemente il caldo di questa estate rovente ha dato alla testa di Giulivi”. A parlare è l’ex sindaco di Civitavecchia, Giovanni Moscherini, trasferitosi da qualche anno a Tarquinia e che definisce allucinante la decisione del nuovo sindaco della cittadina etrusca di far pagare il parcheggio in una zona abbandonata a se stessa da decenni. Per Moscherini non si è mai visto in nessuna parte del mondo, neanche in Africa, che si pianti un cartello che obbliga il pagamento della sosta, direttamente sulla sabbia, in una zona senza strade asfaltate, marciapiedi e segnaletica, priva di acqua e bagni pubblici.
Moscherini critica anche il sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco, e l’assessore Claudia Pescatori che, anziché difendere i loro concittadini, a suo giudizio hanno bevuto la storiella messa in piedi dal sindaco leghista di Tarquinia che i soldi incassati verranno usati per urbanizzare e riqualificare. “Prima le opere – conclude Moscherini – poi il pagamento della sosta”.
E ieri la Polizia Locale di Tarquinia ha elevato decine di contravvenzioni nei confronti di automobilisti, in stragrande maggioranza civitavecchiesi, che si erano recati a Sant’Agostino ed avevano lasciato le auto in sosta nelle strade che costeggiano gli stabilimenti balneari. Non si è trattato di provvedimenti riguardanti l’istituzione dei parcheggi a pagamento, ma del mancato rispetto dell’ordinanza che vieta la sosta proprio nelle aree attigue gli stabilimenti e che spesso determina ingorghi e problemi alla circolazione stradale nella zona.