“Se gli eco-incentivi sugli interventi di riqualificazione energetica non verranno reintrodotti, per l’economia locale e nazionale l’effetto sarà devastante”. È quanto afferma Ulisse Santi. Secondo il direttore della Cna di Civitavecchia non può essere cancellato un provvedimento che ha portato indubbi benefici, in termini di energia risparmiata e di lavoro per le costruzioni, l’impiantistica e la produzione di serramenti ed infissi.
“Inoltre – aggiunge Santi – non si dice nulla sulla trattenuta del 10% sulle fatture che le imprese sono costrette ad anticipare al fisco: come si può continuare a chiedere alle imprese, in un momento di crisi economica e di assenza di liquidità, di dover anticipare le tasse sulle somme pagate per i lavori fatti? Se sparisce il 55% e quindi si riducono i lavori, è giusto anche che venga eliminato il 10%”. La Cna ha già inviato ai parlamentari l’appello a sostenere il testo di un emendamento per la messa a regime delle detrazioni fiscali del 55% a favore degli interventi di riqualificazione energetica ed invita le imprese a firmare, sul sito www.cinquantacinquepercento.it, la lettera appello rivolta al ministro dello Sviluppo Economico ed al Presidente del Consiglio.