E’ stata la revoca della delibera 60 del Commissario Prefettizio da parte della Giunta Cozzolino e successivamente del consiglio comunale a far esplodere il caso della revoca ad Hcs dell’autorizzazione alla gestione della discarica. Con quel provvedimento, il Comune ha deciso di chiamarsi fuori dalla copertura dei debiti delle sue partecipate e la Mad, la società che ha realizzato la discarica e ha un credito di oltre 4 milioni e mezzo di euro nei confronti di Hcs, ha cominciato a temere seriamente che avrebbe perso tutte le somme che le spettavano e ha così deciso di chiamare in causa ulteriormente la Regione Lazio.
E’ quanto si evince leggendo le 12 pagine della determinazione con la quale, i tecnici della Pisana hanno revocato l’autorizzazione della gestione della discarica alla holding locale dal prossimo 1 gennaio assegnandola proprio alla Mad. Nella determinazione, si legge tra l’altro che “le motivazioni addotte dal Comune nulla chiariscono circa la certezza del pagamento delle somme relative al post mortem, ovvero alle operazioni di bonifica dei lotti della discarica in esaurimento”. Si legge inoltre che “la coltivazione della discarica è avvenuta in modo difforme rispetto al progetto approvato, sia per quanto attiene Fosso di Crepacuore 2, sia per quanto riguarda i lotti 1a e 1 b di Fosso Crepacuore 3”, ovvero la parte dell’impianto tuttora in funzione. La decisione della Regione di revocare l’autorizzazione ad Hcs viene quindi motivata col fatto che si possono verificare rischi ambientali per la mancata realizzazione del rivestimento dei lotti esauriti per il mancato pagamento della quota parte della tariffa destinata a tale attività da parte di Hcs e perché si possono determinare situazioni di emergenza legate allo smaltimento dei residui del trattamento dei rifiuti solidi urbani nel territorio regionale per la mancata realizzazione del lotto 2 del bacino di Fosso del Crepacuore 3, che adesso, in base alla determinazione regionale emanata giovedì scorso dovrà essere sollecitamente realizzato dalla stessa Mad. Resta da vedere cosa accadrà fino in fondo dal 1 gennaio, da quando, a meno che il ricorso del Comune non venga accolto, Hcs uscirà di scena, soprattutto per quanto riguarda la raccolta rifiuti.