“Il riccio di mare è una risorsa tipica del nostro territorio che purtroppo l’ignoranza e la malversazione stanno rischiando di far scomparire dalle nostre tavole e, soprattutto, dalle nostre tradizioni. La speranza è che questo tipo di operazioni continuino e che coinvolgano non solo i “forestieri” ma anche i nostri concittadini che, duole dirlo, hanno la brutta abitudine di raccogliere abusivamente gli echinodermi e di offrirli in vendita, non solo senza alcun riscontro fiscale, ma, ancor più grave, sottraendosi a qualsiasi tipo di controllo sanitario. Stiamo lavorando alacremente con la ASL e con la Regione Lazio per la classificazione delle acque finalizzata alla pesca professionale dei ricci di mare, con i pescatori professionisti per giungere ad una gestione condivisa e responsabile della risorsa e con le istituzioni preposte per giungere ad una regolamentazione completa sulla pesca degli echinodermi. In questo senso è interesse di tutta la cittadinanza che i comportamenti illegali vengano repressi con la massima severità e, in qualità di delegato del Comune di Civitavecchia alle problematiche del settore ittico, ho già offerto la massima collaborazione in questo senso alla Guardia Costiera ed a tutti gli enti istituzionalmente preposti al controllo”.
Massimiliano Sardone
Delegato alle problematiche del settore ittico