“Per te, che non hai approvato il bilancio e hai deciso di uscire di fatto da questa maggioranza, alla quale eri ben ancorato fino a poco tempo fa, Moscherini è diventato ormai una vera e propria ossessione. E mi stupisco delle tue dichiarazioni sulle casette di legno, uscite, guarda caso, subito dopo quelle di Marietta Tidei. Ma per quanto sia spinto dalla voglia di sconfiggere politicamente un avversario, se avessi un minimo di onestà intellettuale non potresti dire certe amenità. Sinceramente non so per quale motivo ti sia messo anche tu i panni del giudice inquisitore e non conosco, ammesso che ci siano, i motivi che ti hanno portato a tacciare d’illegittimità l’atto adottato per l’assegnazione delle casette di legno, anche perché non li hai menzionati nel tuo comunicato. So che invece, sull’argomento bisognerebbe fare un plauso al Sindaco Moscherini che vuole seguire in prima persona la vicenda delle assegnazioni, non discostandosi però da criteri inflessibili – presenti in delibera – per poter essere ammessi alla graduatoria. Quindi, caro Mirko, come vedi le tue obiezioni non hanno senso. Bastava che leggessi gli atti per capirlo, ma invece hai preferito sparare a zero, senza pensare che forse, una tematica delicata come l’emergenza abitativa non si dovrebbe strumentalizzare perseguendo, come tu e l’opposizione state facendo, l’obiettivo di insinuare il dubbio, tra chi non possiede neanche una casa, di essere stato vittima di raggiri da parte del primo cittadino, quando invece si sta cercando solo ed esclusivamente di fare del bene”.
Sbrozzi: “Caro Mirko, siamo alle solite”
“Siamo alle solite, caro Mirko, lo diciamo noi. Infatti è ormai da tempo che non perdi occasione per lanciare strali e accuse nei confronti di questa maggioranza e in particolar modo del sindaco Moscherini. Accuse che però risultano essere, come in questo caso, del tutto strumentali e prive di fondamento, finalizzate solo a cercare visibilità sui giornali”.