Non è vero che la Asl Roma/F ha preso decisioni unilaterali senza l’interessamento delle organizzazioni sindacali. La smentita arriva dalla stessa azienda sanitaria, che ha deciso di intervenire sullo sciopero proclamato da medici e veterinari per il 25 maggio per protestare contro il taglio degli stipendi. In una nota, la Asl Roma/F ripercorre tutte le tappe della vicenda, sottolineando di aver sempre aggiornato i sindacati sulla sua evoluzioni. L’azienda risponde anche all’accusa di non aver attivato la procedura di raffreddamento, spiegando che non è titolata a farlo, pur essendo disponibile ad intervenire dove venga convocata.
Nel dettaglio, la Asl Roma F nella nota precisa che “in data 13 luglio 2010 l’Azienda è stata chiamata a concordare con i competenti Uffici Regionali l’articolazione economica dei fondi di posizione e di risultato erogati alla Dirigenza Medica; in data 20 luglio 2010 l’Azienda comunicò alla Regione tutti gli elementi necessari per spiegare come fossero stati costituiti i fondi e perché il fondo di posizione avesse assunto, dal 2004 in poi, quella consistenza economica; in data 28 luglio 2010 furono convocate con urgenza le predette Organizzazioni Sindacali cui si provvide a dare tutta l’informazione necessaria; in data 9 marzo 2011 l’Azienda veniva nuovamente convocata presso gli Uffici Regionali che imponevano il recupero di somme ritenute versate in eccesso a far data dal 1 gennaio 2010; in data 11 marzo 2011 venivano convocate d’urgenza le stesse Organizzazioni Sindacali cui si forniva copia del verbale della predetta riunione regionale, preannunciando che era necessario provvedere alla riduzione immediata degli emolumenti relativi al fondo di posizione dal mese di aprile 2011, rinviando a successiva trattativa l’accordo per il piano di recupero delle somme relative al periodo 1/01/2010 – 31/03/2011”.