Anche Potere al Popolo esprime totale vicinanza ai lavoratori di TVN che ieri si sono mobilitati contro il piano di ristrutturazione che Enel vorrebbe attuare entro il 2021 e che prevede la riduzione dell’organico della centrale.
“Ci sono gravi conseguenze per l’indotto – spiegano da Potere al Popolo – per la sicurezza e l’efficienza dell’impianto e per i livelli occupazionali dell’intera città e di fronte a questa situazione consideriamo importante che al tavolo delle trattative, non solo la Regione Lazio, ma anche il Ministero dell’Ambiente ed il Mise abbiano un ruolo centrale. Riteniamo infatti che l’inevitabile phase-out dal carbone delle centrali italiane sia questione nazionale e che quest’ultima non possa e non debba ricadere sulle spalle dei lavoratori e delle lavoratrici. In altre parole occorre che Enel abbandoni subito le sue rigidità e cominci seriamente a lavorare ad un nuovo piano industriale che preveda, tra le altre cose, l’uscita dal carbone entro e non oltre il 2025, la trasformazione dell’impianto di TVN in un polo di produzione e ricerca di energie pulite ed il mantenimento degli attuali livelli occupazionali a tutela dei lavoratori elettrici e di quelli dell’indotto. Per quanto ci riguarda non ci sono altre strade da percorrere. È tempo che la dirigenza Enel cominci a rispettare Civitavecchia”.