Sulla scomparsa dell’avvocato Calderai è arrivato il cordoglio di Fabio Angeloni. “Difficile spiegare il mio sbigottimento. Eravamo stati insieme poche settimane fa con altri due amici – commenta Angeloni – sarebbe stata la nostra ultima volta e tra noi quattro fu lui a tenere banco. Difficile spiegare chi era Ezio. La sua profonda cultura internazionale, il suo coraggio, il suo anticonformismo.
L’ultima battaglia politica che ci ha visto insieme è stata la denuncia dello sperpero e delle ruberie della Fondazione Cassa di Risparmio. Avevamo ragione e i fatti ce l’hanno data. Poi quelli con le mani in pasta hanno messo tutto a tacere. Passione. Cultura. Intelligenza. Sono i tre inquilini che hanno abitato con lui fino all’ultimo insieme al suo grande amore per Civitavecchia dove ha scelto di svolgere la sua carriera politica. Quindi sarebbe bello spiegare la sua figura tra grugniti e gridi nella giungla dei politici da queste parti. Bello ma alquanto impossibile (Bandar Log, direbbe Kipling). Le sue “Cento pillole”- l’ultima è di appena un mese fa – venivano inviate per mail ad una settantina di amici, commentando lo scenario politico nazionale senza mai dimenticare il quadro d’insieme internazionale. Ci mancheranno anche quelle”.