Maggioranza e opposizione sempre più distanti. Dopo l’occupazione di ieri dell’aula Pucci da parte di un gruppo di disoccupati sostenuti dal Movimento Ottimo Consiglio, questa mattina i consiglieri di minoranza Grasso, Piendibene, Tidei, Perello, Guerrini, D’Angelo, Stella, Mecozzi e Di Gennaro hanno richiesto ufficialmente “un incontro immediato sull’occupazione, volto a risolvere il problema al di fuori di schieramenti e demagogie politiche”.
Una richiesta a cui ha fatto seguito l’autoconvocazione, da parte dei consiglieri di minoranza, della commissione Servizi Sociali e della commissione Lavoro. Commissioni che nelle intenzioni dell’opposizione rappresentano la volontà di risolvere il problema attraverso il dialogo, “intervenendo – ha sottolineato la minoranza – laddove l’amministrazione latita clamorosamente”. Una spaccatura sempre più netta tra maggioranza e opposizione, resa ancora più marcata nel pomeriggio dal duro attacco sferrato dalla capogruppo del Movimento 5 Stelle Elena D’Ambrosio, secondo la quale “alle minoranze non interessa appurare del perché le opere di riqualificazione del mercato, che inizialmente dovevano costare circa tre milioni di euro, sono misteriosamente lievitate nei costi in maniera del tutto inusuale”. Il riferimento è all’assenza dei consiglieri d’opposizione alla conferenza dei capigruppo di stamattina, convocata proprio per formare una commissione di indagine sul mercato. A chiedere una commissione speciale sul tema era stato Pietro Tidei, al quale però oggi la maggioranza ha risposto negativamente, affermando che “le problematiche attuali possono tranquillamente essere oggetto di analisi e discussione all’interno delle normali commissioni competenti, ossia quella del commercio e dei lavori pubblici, mentre ora è importante accertare eventuali responsabilità sugli errori del passato, con o senza la collaborazione della minoranza”. Affermazioni, queste, che hanno mandato su tutte le furie i capigruppo di opposizione, secondo cui ai 5 Stelle era stata dimostrata la disponibilità a collaborare in una commissione d’indagine, a patto che però questa assumesse anche la valenza di commissione speciale, per occuparsi da vicino dei problemi del mercato. “Invece – affermano i consiglieri d’opposizione, sia di centrodestra che di centrosinistra – è prevalsa la natura dei pentastellati di tentare di governare la città con la testa rivolta al passato, dando priorità alla ricerca di colpe e colpevoli piuttosto che ad affrontare e risolvere le questioni”. Un fatto reso ancor più grave, secondo la minoranza, dall’impossibilità riscontrata dalla commissione Lavori Pubblici, dovendo occuparsi di numerose altre questioni di garantire la necessaria continuità nell’affrontare, con assessore e dirigenti, l’evolversi della situazione del mercato.