Inizia la nostra serie di speciali nelle scuole cittadine in vista dell’apertura in programma lunedì prossimo. Partiamo con l’intervista alla dirigente scolastica del Liceo Galilei e del Guglielmotti, Maria Zeno. Diversi i problemi che sono emersi e che sono stati affrontati anche per rispondere alle direttive da seguire per il Covid-19, che vanno dalla carenza di organico, alla riprogrammazione degli spazi nelle classi e degli orari di entrata. Stasera alle 21 su TeleCivitavecchia lo speciale completo.
“È stata decisamente un bel lavoro – afferma Maria Zeno – perché sono tanti istituti e tante cose da organizzare. Il primo problema è relativo alla carenza di organico, con le graduatorie per i supplenti che stanno uscendo e con qualche immissione in ruolo che è già avvenuta anche se non tale da coprire ogni nostra esigenza. Rispetto a qualche anno fa, ho scoperte otto cattedre di Lettere al Galilei e sei cattedre di Lettere all’istituto superiore di via dell’Immacolata. Altre questioni riguardano le esigenze di distanziamento, che hanno reso necessario una riprogrammazione delle classi. Gli spazi riprogrammati richiedono un’esigenza di vigilanza, non solo nelle classi, dove ci sono gli insegnanti, ma anche negli altri spazi e nel plesso. Noi abbiamo riprogrammato anche l’orario di entrata, differenziando il biennio dal triennio qui al Galilei, mentre il Guglielmotti ha fatto ricorso ad un altro schema, in particolare nella prima settimana, quando farà degli ingressi scaglionati, ricorrendo ad una piccola turnazione. Gli orari saranno ridotti, anche perché, finché non saranno coperte tutte le cattedre, non si può fare altrimenti. I banchi sono al momento un problema, perché noi, come molti istituti del Lazio, li avevamo quasi tutti doppi”.
“Siamo in attesa di avere i banchi singoli – spiega il vice preside del Liceo Scientifico Sandro Moretti – che abbiamo richiesto, ma che non arriveranno in tempo per lunedì prossimo. La situazione è comunque fluida e tranquilla. Noi abbiamo previsto l’ingresso in presenza solo per gli alunni dei primi, che potranno utilizzare l’esiguo numero di banchi presenti. Le altre classi, quindi dai secondi ai quinti, faranno didattica mista: una parte sarà in classe col professore e l’altra metà seguirà a distanza da casa. Poi la settimana successiva i due gruppi si alterneranno. Il tutto in attesa dell’arrivo dei banchi, che ci permetterà di garantire l’ingresso in presenza di un maggior numero di classi”.