Il segretario Enrico Leopardo, per il momento, preferisce non rilasciare dichiarazioni. L’attacco, durissimo, di Claudia Feuli al suo operato, con tanto di invito a dimettersi e accusa di inadeguatezza, ha lasciato il segno, ma per ora prevale la linea del no comment. Anche perché a riequilibrare il match in corso nel Pd ci pensa la segreteria (composta da Dario Bertolo, Fabrizio Sciarochi, Jenny Crisostomi, Andrea Riga, Roberto Fiorentini e Alessandro Braccini ndr), che da una parte difende Leopardo e dall’altra picchia, duro, su Feuli.
“Era nostra ferma intenzione non intervenire per evitare di fornire altri spunti a chi è in cerca della polemica a tutti i costi – si legge nella nota stampa diramata dalla segreteria del Pd – ma le ultime uscite giornalistiche ci obbligano ad una serie di precisazioni. Innanzitutto la segreteria, tutta, esprime massima fiducia politica e solidarietà personale al segretario Leopardo. Riteniamo che sia stato fatto un buon lavoro, come dimostrato dalle numerose iniziative organizzate quest’anno, a cui hanno preso parte ministri e politici nazionali di primo piano e dall’avvio, fruttuoso, di alcune commissioni che hanno redatto documenti programmatici di grande rilievo. Smentiamo pertanto le voci su presunte divisioni e su fantasiose ricostruzioni di candidature che riguardano membri di questa segreteria. Come in ogni percorso politico è certamente rivedibile e migliorabile il lavoro di tutto il partito ed è nostra intenzione intervenire in tal senso. Ci pare però che chi alimenta le polemiche oggi stia da tempo provando, strumentalmente ed esclusivamente per personali interessi, ad amplificare, sugli organi di informazione, la normale dialettica politica, che è invece prerogativa di in un partito come il nostro”.
E qui la segreteria sferra l’attacco a Feuli, senza mai chiamarla per nome ma solo come segretaria dei Giovani Democratici. “Merita un cenno l’intervento della segretaria dei Giovani Democratici – commenta la segreteria del Pd – che gestisce il suo ruolo in maniera del tutto singolare, forse perché è troppo presa a cercare sponde, esterne al partito, per alimentare una polemica con questa segreteria, che rischia di diventare stucchevole. Le facciamo notare che l’incipit del suo comunicato, in cui sostiene ‘apprendo ‘incredula’ dalla stampa le motivazioni per cui il segretario del Pd Enrico Leopardo starebbe pensando di dimettersi’, stride con il fatto che lei stessa era presente al momento dello sfogo del segretario. Non ci risulta vi fosse, invece, alcun giornalista. Che si tratti di un caso di excusatio non petita?”.
In attesa delle prossime bordate, la segreteria spera in un’inversione di rotta nel dibattito interno del Pd. “Auspichiamo che queste polemiche incomprensibili alla maggior parte delle persone – conclude la segreteria del Pd- lascino il posto ad azioni e iniziative tese ad evidenziare la totale incapacità e l’attuale lacerazione, questa sì, della amministrazione grillina. È singolare che in questo momento di difficoltà politica dei 5 Stelle non si ritrova alcuna esternazione della segretaria dei Giovani Democratici”.
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