“Come volevasi dimostrare”. Con queste parole Sinistra Ecologia e Libertà commenta l’approvazione da parte della Commissione Bilancio del Senato di un emendamento collegato al decreto legge “salva Roma”, relativo ad Acea, in cui si parla di “dismissione delle quote di società quotate in Borsa, limitandosi a mantenere la quota di controllo”. Secondo Sel questo significa “che in Acea il Comune di Roma scenderebbe dal 51% al 30%”. Secca smentita, però, della deputata del Pd Marietta Tidei.
“Vendere una parte delle quote Acea, privatizzare i trasporti, la raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade, licenziare i dipendenti delle società comunali in perdita, vedi Atac, messa in liquidazione delle aziende che non erogano servizi pubblici, estensione dei vincoli del patto di stabilità, sulle assunzioni e sull’acquisto di beni a tutte le partecipate – si legge nella nota firmata dalla segreteria di Sel – questo è il contenuto dell’emendamento collegato al decreto legge salva-Roma, che va approvato entro fine anno, proposto dalla senatrice di Scelta Civica ex Margherita, Linda Lanzillotta e approvato dalla commissione Bilancio del Senato con una “strana” maggioranza composta da PD, M5S e Lega. La portata della norma, qualora approvata, è dirompente di per se, riteniamo superfluo spiegare il perché, ma nel caso di Acea, l’emendamento è oltremodo chiaro, in quanto si parla di “dismissione delle quote di società quotate in Borsa, limitandosi a mantenere la quota di controllo”; ciò vuol dire che in Acea il Comune di Roma scenderebbe dal 51% al 30%. Già giungono notizie di una vera e propria sollevazione nel centro sinistra romano e in particolare nel Pd, che sulla questione ingaggiò una vera e propria battaglia contro Alemanno quando voleva vendere il 21% delle quote di Acea. “E’ il minimo che può avvenire”, ci viene da commentare. Se qualcuno aveva dei dubbi sulle reali intenzioni dei privatizzatori dell’acqua è servito. Come chi ancora si ostina a sostenere che Acea è una società pubblica e, trincerandosi dietro questa patetica foglia di fico, vorrebbe cedere ad Acea Ato 2 il servizio idrico integrato di Civitavecchia. Ma il diavolo fa le pentole e non i coperchi. Come volevasi dimostrare, appunto: intanto saremmo curiosi di sapere cosa ne pensano gli altri partiti di centro sinista”.
Ma Vincenzo Gari, segretario regionale della Cisal – FederEnergia, smentisce le argomentazioni di Sel e parla di Acea che resterà pubblica. “Grazie alle sollecitazioni e richieste anche dei sindacati – spiega Gari -il Senato ha riscritto l’emendamento e Acea, resterà pubblica. E’ infatti passato un emendamento per il quale resterà il controllo pubblico delle società e delle reti ai sensi dell’articolo 2359 del codice civile, primo comma punto 1. Quindi resta il controllo pubblico al 51% dell’Acea”.