“Se l’obiettivo dell’Amministrazione “grillina” targata Cozzolino è quello di garantire interessi imprenditoriali, a prescindere dalle ricadute drammatiche sulla vita degli abitanti, allora noi di SEL riteniamo opportuno chiamare alla mobilitazione, tutte quelle forze politiche, i movimenti, e la cittadinanza per attivarci in tutte le sedi istituzionali per bloccare questo scempio”. E’ una sorta di dichiarazione di guerra, quella lanciata da Sinistra e Libertà contro il provvedimento approvato ieri in consiglio comunale e che prevede la realizzazione nell’area della ex centrale di Fiumaretta di un albergo con annesso centro commerciale.
Secondo Sel, l’Assessore Pantanelli e il Sindaco Cozzolino hanno disatteso il loro programma urbanistico presentato per le amministrative del 2014, che sosteneva, tra l’altro che “l’urbanistica si deve confrontare con la sostenibilità dell’insediamento urbanistico, bisogna contenere il consumo del suolo promuovendo politiche di riqualificazione del patrimonio esistente; approvare un piano del commercio nel territorio comunale, un piano di prevenzione e protezione dai rischi ambientali”. Per Sinistra e Libertà, se dopo 18 mesi di studio l’Assessore è riuscito a partorire questo ennesimo scempio, allora è giunto il momento di invertire la rotta. “Bisogna – aggiunge Sel – che Pantanelli & company vadano a casa, che gettino la spugna, per dirlo in termini sportivi, perché hanno fallito su tutti i campi e questa variante ne è l’esempio. Costruire un mega albergo con annesso centro commerciale, piscina e quant’altro possa essere utile alla realizzazione di una piccola cittadella turistica autosufficiente all’interno dello scalo portuale, in un’area a destinazione industriale, da bonificare tra l’altro perché intrisa di sostanze pericolose (leggi idrocarburi ecc), fa parte di un retaggio di quella politica che noi combattiamo, perchè sottomessa a logiche finanziare e di profitto in barba agli interessi della collettività. La variante non tiene conto di quanto previsto nel vigente piano del commercio che non prevede la realizzazione di ulteriori nuovi centri commerciali, in una città dove i commercianti a dettaglio ovvero il commercio di vicinato è stato già fortemente penalizzato e non prende inoltre nella pur minima considerazione, piani già approvati e giacenti nel cassetto della scrivania dell’Assessore, che già localizzano nuovi insediamenti ricettivi ( alberghi, residence ecc) nell’area adiacente la stazione ferroviaria, nell’area del Villaggio del Fanciullo, nel Piano Termale. Inoltre, solo per citare i “PRUST” approvati, per i quali la città di Civitavecchia è capo progetto, la costruzione di un’Outlet comprensoriale.