“Centoottanta allievi iscritti ai diversi corsi strumentali e vocali quest’anno, sedici docenti di pianoforte, violino, flauto, chitarra, sassofono, percussioni ecc, due segretari e personale per le pulizie: da oltre 40 anni la Sala della Musica di via Bramante ha formato e continua a formare musicalmente i giovani della nostra città che poi possono scegliere, come molti fanno, di proseguire gli studi al Conservatorio”. Inizia così l’intervento con cui Sel chiede all’amministrazione comunale di fare un passo indietro sulla vendita della sede dell’Umc.
“Sede della banda musicale Puccini – sottolinea Sel – di numerose corali, di gruppi giovanili ma anche centro di molteplici iniziative come concerti, conferenze, presentazione di libri, esibizioni di poeti ed ora l’amministrazione comunale, ha messo in vendita lo stabile che ospita la scuola. Lo mette in vendita per fare cassa e al suo posto, chissà, sorgerà l’ennesimo palazzone. La vendita dell’immobile significa di fatto la chiusura della scuola, giacchè a tutt’oggi, non è stata prospettata ai dirigenti dell’associazione che la gestisce, nessuna soluzione alternativa. La scuola di musica di via Bramante è una scuola istituita e condotta da persone volenterose , amanti della cultura e dell’arte musicale e non costituisce onere economico per il comune, poiché anche la manutenzione ordinaria è a carico dell’associazione che gestisce la scuola medesima. Per questo, visto che solo l’immobile è di proprietà comunale, l’amministrazione penta stellata invece di venderlo, riconoscendo il valore educativo dell’istituzione che conduce un’attività dall’alto valore culturale e artistico a favore della Città, dovrebbe proteggere la scuola, favorirne lo sviluppo e provvedere alla ristrutturazione dello stabile. Il degrado, la disgregazione sociale e la solitudine urbana, la noia, il vandalismo, la violenza contro i deboli non si combattono a parole o, peggio, chiudendo spazi di bellezza e cultura. Crediamo che gli attuali amministratori non ignorino che lo Stato ha solo recentissimamente istituito licei coreutici, licei dove si insegna la musica e strumenti musicali e che, in tutta Italia di questi licei ne esistono meno di dieci e ma non a Civitavecchia. Quindi la scuola di via Bramante, con la sua storica esperienza, è una ricchezza di tutta la città. In anni passati, quando l’ amministrazione Moscherini aveva deciso la vendita dell’immobile di via Bramante , tra chi protestava per scongiurare questo proposito, c’era anche qualcuno che oggi fa l’assessore. Come dire, la prospettiva cambia se si osserva dalle poltrone di palazzo del Pincio. Non una scuola dovrebbe chiudere, ma dieci, cento, mille se ne dovrebbero aprire. Chiediamo che l’amministrazione sospenda il provvedimento e che per fare cassa il comune, possa vendere ben altro”.