“La Legge regionale di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione del servizio idrico approvata dalla Regione, cambia radicalmente il quadro di riferimento entro il quale i Comuni del Lazio devono fare le scelte in merito alla gestione dell’acqua. In attesa della definizione degli ambiti di bacino idrografico, su cui occorre la stessa mobilitazione e partecipazione messa in atto finora, non sono più consentite da parte di nessuno fughe in avanti e/o atti in contrasto con la ratio della Legge, che è chiarissima e addirittura migliorata rispetto al testo originale presentato”.
“E’ chiara sia in ordine ai principi , che alle azioni pratiche che sarà possibile adottare.
Con la ratifica di questo atto, infatti, che possiamo definire per certi versi storico, il concetto di acqua pubblica è ora acclarato definitivamente, con buona pace di quanti ancora si ostinano a sostenere la privatizzazione del bene comune per eccellenza che, in quanto tale, deve rimanere nella disponibilità collettiva e sottratto definitivamente alla logica della concorrenza e del profitto.
Con queste premesse e in vista delle elezioni comunali, va da sé che non sono più sufficienti le mere enunciazioni di principio come quelle assolutamente inutili e ipocrite contenute nelle dichiarazioni rese dal PD locale all’indomani del voto. E’ lo stesso PD che fino all’ultimo, tramite il suo candidato a Sindaco ha tentato, non riuscendovi, di condizionare l’impianto complessivo della Legge attraverso continue e costanti pressioni sui vertici regionali del proprio partito.
E’ altrettanto superfluo evidenziare che la questione dell’acqua pubblica è determinante per l’esito della prossima consultazione elettorale, considerando che su questo argomento abbiamo fatto cadere l’ Amministrazione Tidei.
A nostro parere, tutti i candidati a Sindaco e le coalizioni che li sostengono dovrebbero pronunciarsi, prima del voto, su come intendono gestire il Servizio idrico integrato in caso di vittoria elettorale.
A noi e crediamo a tutta la Città, però interessa soprattutto il pensiero vero del PD su tale importante argomento ( quello di Tidei è ormai arcinoto) : è allineato e segue bovinamente il proprio candidato, oppure condivide le indicazioni date dalla Legge regionale appena approvata?
La città deve sapere, per poter decidere se premiare Tidei privatizzatore dichiarato, oppure Guerrini che sull’acqua si è espresso in modo inequivocabile; se il PD vittima dei suoi stessi giochetti e clamorosamente smentito dall’intero Consiglio regionale, oppure SEL che con pervicacia e coerenza, da sempre, ha fatto dell’acqua pubblica una bandiera”.
Segreteria SEL Civitavecchia