Continua a far discutere la situazione della Seport e, soprattutto, il suo futuro. L’accordo siglato dalla società e da Cgil, Cisl e Uil non sembra sia bastato a sgombrare il campo dalle polemiche. Dopo le accuse dei giorni scorsi di Fabiana Attig, che aveva chiesto il commissariamento dell’azienda, la risposta di Maurizio Iacomelli, che ha rispedito al mittente l’accusa di “accordi sottobanco”, oggi si registra l’intervento del Partito democratico. Il segretario Patrizio De Felici replica a Freedom e assicura che il Pd continuerà a vigilare sulla Seport, seguendo con attenzione la presentazione del nuovo piano industriale, che si augura sia all’insegna di un vero rilancio aziendale.
“In merito ai presunti accordi pre-elettorali tra Pd e Sel paventati dalla coordinatrice di Freedom in relazione alla vicenda Seport – dichiara De Felici – possiamo tranquillamente affermare che non hanno alcun fondamento nella realtà. È pur vero che oggi nella politica locale e nazionale il cinismo impera, ma il Pd è un partito che sta dalla parte dei lavoratori e mai e poi mai permetterà che sulla loro testa si giochino partite elettorali. Tutto ciò è altra cosa rispetto al fatto che in vista delle prossime amministrative il Pd parli (anche e non solo) con Sel per costruire un’alternativa politica all’attuale compagine che occupa Palazzo del Pincio. Non ci pare che su come gestire future alleanze dobbiamo chiedere il permesso a qualcuno. In quanto al presunto silenzio di cui siamo accusati smentiamo su tutta la linea. Il sottoscritto, insieme ad altri componenti della segreteria del Pd ha incontrato più volte lavoratori della Seport e conosciamo in maniera approfondita la situazione dell’azienda. Dunque non di silenzio si tratta ma di stile. Noi non siamo per la politica strillata attraverso i giornali e abbiamo lavorato per una soluzione della vicenda che fosse la più indolore possibile. I lavoratori della Seport stanno oggi pagando questa fase di crisi che come Pd ci auguriamo venga superata al più presto. Ma non ci limitiamo agli auguri; vigileremo e nelle sedi opportune ci faremo parte attiva perché i problemi siano risolti, compresa la divisione che si è venuta a creare tra lavoratori. Divisione che, tra l’altro, ha portato all’ingresso nel porto di un sindacato di destra. La nostra attenzione è dunque orientata alla presentazione del nuovo piano industriale, che auspichiamo all’insegna di un vero rilancio aziendale. Infine, per le sue caratteristiche la vicenda della Seport richiede alla classe politica locale un’assunzione di responsabilità perché sono in gioco dei posti di lavoro. Posti che nessuno si può permettere di perdere – conclude De Felici – data la catastrofica situazione occupazionale a Civitavecchia e non solo”.