Il giorno dopo il clamoroso sequestro delle gru portuali, poi in parte rientrato nel pomeriggio, è il momento delle riflessioni. La prima, ovviamente, è dell’Autorità Portuale, che in una nota precisa di essere intervenuta unicamente al fine di individuare una soluzione immediata che potesse al meglio contemperare due esigenze. La prima, quella di garantire lo svolgimento di importanti traffici, peraltro con navi già presenti in rada, che il sequestro preventivo delle gru rischiava di compromettere seriamente, con rilevanti ripercussioni negative sull’occupazione.
La seconda riguardante il rispetto del provvedimento cautelare adottato dall’autorità giudiziaria. Al riguardo, il presidente di Majo esprime soddisfazione per il fatto che la Procura della Repubblica abbia, nella stessa giornata di ieri, individuato una misura volta a contemperare le due esigenze, autorizzando l’affidamento in uso dei mezzi sequestrati nominando un custode giudiziario che avrà il compito di monitorare la corretta osservanza dell’ordinanza adottata dall’ente, nel giugno del 2017, in relazione all’uso dei mezzi meccanici sulle banchine pubbliche. “L’Autorità Portuale – conclude la nota diramata da Molo Vespucci – valuterà in ogni caso la necessità di porre in essere altre misure volte ad agevolare la corretta applicazione della predetta ordinanza anche al fine di evitare che in futuro si possano generare ulteriori episodi simili, a danno dell’occupazione, dei traffici e dell’immagine del porto.