Si sono concluse oggi, con due arresti, le indagini avviate nel novembre dello scorso anno dal Commissariato di Polizia diretto da Giovanni Lucchesi, che hanno permesso di smantellare un’organizzazione criminale dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti tra Civitavecchia e Ladispoli. A finire in manette sono stati un pluripregiudicato napoletano di 23 anni, B.G. le sue iniziali, e un pregiudicato romeno di 31 anni, N.C. le sue iniziali.
L’italiano è stato arrestato a Cassino con la collaborazione del Commissariato locale. Affiliato al clan Mazzarella, aveva precedenti penali per estorsione ed associazione a delinquere di stampo mafioso. Il romeno, invece, è stato rintracciato a Passoscuro dagli agenti di Civitavecchia. Non erano solo questi due malviventi a comporre l’organizzazione criminale dedita allo spaccio di droga sul litorale. Con loro agivano anche due pluripregiudicati: O.G., 40enne originario di Cerveteri, e G.A., 45enne di Napoli. Per entrambi il Gip del Tribunale di Civitavecchia, questa mattina, ha emesso un’ordinanza di misura cautelare. Sia il 40enne che il 45enne sono già detenuti per altri reati legati all’associazione mafiosa e sconteranno la misura cautelare alla data della scarcerazione. Nell’ambito dell’inchiesta è stato individuato anche il capo del sodalizio. Si tratta di un affiliato alla camorra napoletana, latitante fino al gennaio scorso, quando è stato arrestato per duplice omicidio. Condannato a 22 anni di carcere, la sentenza è stata resa definitiva dalla Corte di Cassazione. Durante la stessa attività investigativa, inoltre, sono stati arrestati lo scorso febbraio, all’aereoporto di Fiumicino, anche due corrieri della droga che, per conto dell’associazione malavitosa, avevano importato dalla Spagna 5600 pasticche di anfetamine. Denunciate infine in stato di libertà altre sei persone per detenzione di sostanze stupefacenti. Un lungo e accurato lavoro quello condotto dal Commissariato di viale della Vittoria. Un’indagine serrata, che si è conclusa questa mattina con l’arresto degli ultimi due componenti dell’organizzazione criminale, entrambi rinchiusi nel carcere di Borgata Aurelia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.