Count down per la chiusura della campagna elettorale. Alla mezzanotte scatta il cosiddetto silenzio elettorale, ovvero il black out di partiti e candidati per dar modo agli elettori di riflettere su chi premiare con il voto in programma domenica prossima.
Senza entrare, ovviamente, nel merito dei contenuti, va constatato come si sia trattato di una campagna elettorale vissuta in modo completamente diverso rispetto alle precedenti. E’ stata, tanto per fare un esempio, poco caratterizzata dall’affissione di manifesti e dai vorticosi giri in città delle cosiddette vele, ovvero dei camioncini che solitamente trasportano i manifesti elettorali 6×3 metri. Le plance elettorali sono state a lungo desolatamente vuote, a parte gli ultimissimi giorni, mentre, segno dei tempi, la comunicazione è stata affidata soprattutto ai cosiddetti social, che non costano nulla, e ai messaggi whatsapp, anch’essi assolutamente gratuiti. Hanno invece sostanzialmente tenuto i messaggi sugli organi di informazione, in particolare giornali, quotidiani telematici e tv, e le classiche “manine”, ovvero i cartoncini da 6×9 centimetri nei quali si invita a votare candidati e partiti.