Quest’oggi, al termine della riunione del Comitato Portuale, il Direttore Marittimo del Lazio e Capo del Compartimento Marittimo di Civitavecchia, Giuseppe Tarzia, ha proceduto, d’intesa con il presidente dell’Autorità Portuale Pasqualino Monti, alla ricostituzione del comitato territoriale per il welfare della gente di mare di Civitavecchia.
I Comitati territoriali, che abitualmente operano nei porti di maggiore interesse, costituiscono articolazione del Comitato Nazionale per il welfare della gente di mare, costituito nel giugno del 2006 presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per volere dell’Ammiraglio Raimondo Pollastrini, poi divenuto, com’è noto, Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di porto e recentemente scomparso.
Il Comitato nazionale per il welfare della gente di mare ha come obiettivo principale quello di porre al centro dell’attenzione la “gente di mare” e riconoscere l’associazionismo come parte integrante delle strutture portuali stesse per l’accoglienza ed assistenza dei marittimi in transito.
In quest’ottica, la nascita dei Comitati territoriali di welfare è stata in questi anni un segno tangibile e concreto della volontà da parte di tutti di fare e soprattutto di rappresentare un punto di riferimento per i marittimi, nonostante la mancanza, inizialmente, di una normativa di riferimento (Convenzione Internazionale sul lavoro marittimo), entrata in vigore soltanto il 20 agosto 2013 e ratificata dall’Italia lo scorso 12 settembre.
Quello di Civitavecchia, istituito il 19 dicembre 2007, è stato uno dei primi esempi di Comitato Territoriale, cui hanno aderito i principali enti pubblici e non solo della città oltre alle varie Federazioni e Fondazioni del settore marittimo, e nonostante le varie difficoltà incontrate lungo il suo percorso è riuscito in questi anni a fornire aiuti e servizi ai marittimi in transito dal porto di Civitavecchia.
Nel corso del suo intervento, il Comandante Tarzia ha ricordato la quotidiana assistenza fornita da parte dei volontari della Stella Maris ai marittimi e, in particolare, la vicinanza, il conforto, l’assistenza ed il sostentamento nei confronti degli equipaggi delle cosiddette “navi abbandonate” nel nostro porto (le MM/NN “Silver one” e “Nesibe E”).
E’ stata inoltre confermata la disponibilità da parte dell’Autorità Portuale di fornire una nuova sede,che consentirà ai volontari della Stella Maris di esercitare, in maniera ancor più confortevole e rispondente alle esigenze, le sue funzioni di accoglienza ed assistenza dei marittimi.
Il Comandante Tarzia ha, quindi, concluso il suo intervento esortando i volontari della Stella Maris a continuare nella loro insostituibile opera con la stessa solerzia e passione incondizionata che hanno finora messo, mentre ai Membri del Comitato ha rivolto il suo più sincero apprezzamento e ringraziamento per il sostegno che essi vorranno offrire per conseguire un unico obiettivo:
fornire assistenza e benessere ai marittimi, attraverso iniziative volte a soddisfare le esigenze di chi spesso deve confrontarsi con realtà sociali diverse dalla propria, con l’intento di fornire loro “una casa lontano da casa”.