Il cantiere di via Terme di Traiano al civico 69 è sotto sequestro. Stamattina gli agenti del corpo forestale di Tolfa sono arrivati sul posto ed hanno messo i sigilli. Su quel cantiere la magistratura inquirente aveva aperto un’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Paolo Calabria, dopo che il caso era venuto alla ribalta a causa della demolizione di un manufatto già esistente, che aveva evidenziato la presenza di amianto.
Da quel momento ci sono stati altri esposti, a quanto pare anche sulla legittimità dei permessi a costruire. Ed oggi, come detto, il cantiere è finito sotto sequestro. Su quale sia la causa che ha portato alla decisione, però, vige un riserbo strettissimo, anche se sembra che nella documentazione, che circa un mese fa la stessa Guardia Forestale aveva acquisito presso l’ufficio urbanistico di palazzo del Pincio, sia presente anche un certificato a firma del dirigente del servizio Massimo Piacentini, che risponde ad un’istanza presentata dall’architetto della Face to Face, ovvero la società che dovrebbe realizzare il nuovo stabile. In quel certificato, datato 26 febbraio di quest’anno, l’architetto Piacentini dice testualmente che la particella di terreno in questione è “soggetta a vincolo di inedificabilità”.