Dobbiamo difendere la nostra pesca tradizionale, la nostra marineria. Ci sono ben 14 aziende che esercitano con enormi sacrifici la pesca professionale e danno continuità ad un lavoro che tradizionalmente viene svolto nella nostra città. La pesca che viene fatta, al contrario di molte altre marinerie, è una pesca responsabile e sostenibile, giornaliera, rispettosa dell’ambiente e delle sempre più stringenti norme europee”. Ad affermarlo è Michela Spano della lista Uniti per Civitavecchia – Poletti sindaco.
“È una pesca che dà lavoro ad almeno 80 famiglie – afferma Spano – è una attività che, però, viene giornalmente messa a rischio da innumerevoli fattori esterni: il caro gasolio, le sempre più stringenti norme europee e la pesca degli altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, che non sono soggetti ai soffocanti vincoli europei ma che poi vendono comunque il loro prodotto sul mercato continentale.
In questo momento è centrale recuperare competitività e per fare ciò è necessario che l’AdSP restituisca il piccolo distributore di gasolio alla Cooperativa Marinai e Caratisti: proprio la Cooperativa di pescatori ha gestito da sempre tale punto di rifornimento fino al 2000, anno in cui, dietro promessa di veloce restituzione, fu loro tolto, in occasione della ristrutturazione del Porto per il Giubileo.
Sono passati quasi venticinque anni nel corso dei quali, a parte le tante promesse, nulla di concreto è stato fatto. Occorre promuovere, quindi, immediatamente un tavolo tecnico che preveda, senza i se e senza i ma, l’immediata restituzione del punto di rifornimento che, allo stato, è l’unico rimedio in grado di limitare il caro gasolio e garantire la continuità produttiva del settore pesca, vanto di Civitavecchia, che oggi rischia seriamente di estinguersi”.