Nuova tappa della nostra inchiesta sui problemi economici dello sport. Problemi, a detta di tutti, causati dalla cronica carenza in città di sponsor. Eppure, a Civitavecchia, sono presenti molte grandi aziende che lavorano nel settore della manutenzione delle centrali elettriche di Enel e Tirreno Power.
"Lo sport è in crisi". "A Civitavecchia non gira un euro". Queste sono frasi che nel mondo sportivo locale si sentono, purtroppo, con una deprimente costanza da anni. Ogni sodalizio deve fare letteralmente i salti mortali per riuscire ad accaparrarsi un minimo finanziamento da un sponsor che gli consenta di tirare la cosiddetta carretta fino a fine stagione. E meno male che esistono i piccoli e medi sponsor che con il loro encomiabile aiuto forniscono almeno il minimo sostentamento, una base su cui costruire un progetto. Purtroppo, però, si tratta sempre di progetti traballanti che non possono guardare più in là di uno o due anni.
Solo che, a ben guardare, di grandi realtà imprenditoriali sul nostro territorio ce ne sono molte ed in vari settori. Basti pensare ad Enel e Tirreno Power per quel che riguarda l'energia elettrica. Due aziende che, in un modo o nell'altro, negli ultimi anni hanno fornito una mano alle associazioni sportive. L'Enel è corsa in aiuto della Snc, dando seguito al progetto di "Enel per lo Sport" arenatosi poi in una imbarazzante distribuzione di materiale sportivo alle società, tutto puntualmente rispedito al mittente poiché inadatto. Tirreno Power sostiene da anni il "Città di Civitavecchia", torneo internazionale di tennis, e l'omonimo torneo di calcio a 5. Senza dimenticare gli aiuti alla Pallavolo Alto Lazio e al Civitavecchia Calcio. Certo, a ben guardare le cifre dei guadagni delle due aziende i soldi che arrivano allo sport sono briciole, ma l'Enel ha dirottato fondi anche per il Comune con la nuova convenzione, mentre per Tirreno Power il discorso è stato aperto in questo ultimo mese.
Ma il settore dell'energia elettrica, però, non è certamente caratterizzato solo dai due colossi. C'è tutto un mondo fatto di grandi e medie imprese che lavorano nella manutenzione e nella gestione delle centrali elettriche, tanto per citarne una l'Ansaldo, che evidentemente non sono mai state tirate in ballo nel mondo sportivo. Eppure sono aziende che lavorano, e guadagnano, nel nostro territorio e che magari con i giusti argomenti potrebbero essere coinvolte.
Certo, ci sarebbe bisogno di tirarle, anche energicamente, per la giacchetta. Compito che non spetta alle società sportive, ma ai rappresentanti istituzionali. Nelle altre realtà, almeno, funziona così e di esempi ce ne sono tanti basti pensare a Terni dove la Thyssenkrupp sponsorizza praticamente tutte le squadre sportive.
Dunque, i soldi ci sono, bisogna essere bravi a farli arrivare. E forse il problema è proprio questo.