Cielo sempre più coperto per la stagione sportiva dello sport civitavecchiese. La stragrande maggioranza delle squadre locali non sta andando affatto bene e sta assumendo i connotati di un vero e proprio disastro. Ci sono due formazioni che sono all’ultimo posto in classifica, da sole, e che rischiano la seconda retrocessione consecutiva.
Nella pallanuoto, la Nc arriva dall’imbarazzante pareggio casalingo contro l’Ischia, dopo aver dilapidato un vantaggio di tre reti. Ancora una volta i rossocelesti si sono fatti prendere dalla paura nel momento in cui dovevano chiudere l’incontro. È la quarta volta nel giro di un anno solare che i rossocelesti si fanno rimontare tre o quattro gol di vantaggio nei momenti decisivi del match.
Scenario simile nella pallavolo, dove non ci sono molte speranze per la salvezza della 3epc CivitaLad, che ha raccolto solo due vittorie nelle tredici giornate del girone d’andata. Sin dai primi incontri si è notato che la giovane rosa rossoblu non è sullo stesso livello delle dirette concorrenti e proverà a sventare quello che appare come un pericolo reale.
E nelle ultime settimane le nubi si sono presentate anche sul Civitavecchia Calcio. Il secondo posto non sembra proprio un risultato da buttar via, ma le aspirazioni della società e della piazza non stanno trovando riscontro nella squadra nerazzurra, ultimamente carente di punti, di cinismo offensivo e di attenzione difensiva.
Sta diventando un vero fiasco la stagione, nel basket, della Ste.Mar 90 Cestistica, partita dichiaratamente per conquistare la promozione in Interregionale ed, al momento, addirittura terz’ultima, considerando tutte e 20 le compagini della C Gold, a -8 dai playoff. Cinque sconfitte nelle ultime sei per i rossoneri, con diversi cambi, sia nel roster che in panchina.
E se allarghiamo il quadro le cose non vanno bene, pensando ai risultati mediocri a livello internazionale del windsurf ed alla mancata finale, dopo qualche anno, nell’A1 di ginnastica artistica dell’As Gin.
Una volta si vincevano i campionati, oggigiorno le retrocessioni sono la normalità. Quando va bene ci sono i ripescaggi. Solo nell’ultimo anno se ne contano sei. Da cosa dipende calo enorme dello sport civitavecchiese? Dipende solo dalla crisi e dal tessuto economico debole della città? Oppure dipende anche dalle scarse risorse sia per quanto riguarda i giocatori che a livello dirigenziale? Solo il tempo ci farà capire meglio il reale stato della situazione.
5 Comments
Giovanni
Cmq hai ragione poche risorse finanziarie, dirigenti non all’ altezza e società che gestiscono impianti senza portare risultati sportivi. Convenzioni da rivedere, anche e soprattutto il Comune ha le sue colpe. Ma il delegato allo sport cosa fa? Il Sindaco cosa fa?.
Giovanni
Non sono d accordo caro quando gli impianti erano peggio o non c erano i risultati arrivavano mancano persone qualificate che si sacrificano per valori e amore dello sport che ormai la società non riconosce comprese le amministrazioni tutte
Tattilo
Ma, a parte le specialità acquatiche non mi pare che negli altri sport si siano mai avuti risultati di primo livello, parlando ovviamente di sport di squadra. Pallavolo ,pallacanestro e calcio sono rimaste sempre nelle retrovie, qualcosa nella pallamano femminile, la ginnastica un anno di A, ma nulla di più, ormai sono solo ricordi lontani le belle prove della pallanuoto. Analizzando il tutto , dirigenti che hanno i figli che giocano, tecnici a volte non all’altezza ed anche ragazzi non più inclini al sacrificio, sono punti dolenti delle attività sportive, una amministrazione che non mette a bilancio fondi x lo sport è che neanche si sforza di trovarli x distribuirli equamente(questo tutte le amministrazioni). In somma un bel calderone confusionale.
Amante della pallanuoto
Giovanni vada lei a fare il Dirigente…. perché da come parla è uno che ci capisce ….smettetela tutti e andate a sostenere la squadra come si faceva quando vincevamo…….
P.S. tutte le squadre di tutti gli sport si sostengono sia nella buona e la cattiva sorte , facile solo quando si vince
giovanni
Proviamo a fare un piccolo bilancio economico:
1 Oggi uno sportivo con anni superiori a 18-19 cerca lavoro e se lo trova lo sport va a farsi benedire a meno che la società lo compensi almeno alla pari dell’eventuale stipendio.
2 Le trasferte costano perchè servono mezzi di trasporto per una ventina di persone come minimo, una volta tanti anni fa usavamo i nostri mezzi personali, poi magari c’è da pensare a mangiare.
3 Considerare le spese di acquisto per le divise con lavaggio a fine partita a meno che ognuno pensi alla sua.
4 Spese di manutenzione attrezzature e locali
5 Spese per i contratti energia elettrica, acqua, tariffa rifiuti ecc a meno che per
queste pensi il nostro Comune
Se si va a fare i conti ci si rende conto che servono tanti soldini a meno che gli atleti non si dividano le spese o mensilmente paghino come un abbonamento.
Le società sportive varie sono società solamente di nome ma assolutamente non hanno le risorse per coprire le varie spese.
Alla fine se c’è un atleta che vale se ne va dove sia riconosciuto come tale e quelli che restano restano solo per fare attività fisica in compagnia.
Non so come stanno messi i vari “capi” ma se continuano non credo che sia solamente per soddisfazione personale.
Io 45-50 anni fa ho fatto sport in due associazioni sportive locali e la realtà era quella che ho descritto e mi sembra che sia cambiato poco o nulla.